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Recovery fund, Gualtieri (ministro dell’Economia): «Le riforme possono aiutare a finanziare una riduzione del carico fiscale»

“I soldi del Recovery fund e del Next Generation Eu sono soldi temporanei e questa è la ragione per la quale un taglio strutturale delle tasse non si può finanziare con dei soldi che durano solo alcuni anni. Ma queste risorse possono finanziare delle grandi e ambiziose riforme. E possono finanziare investimenti che hanno un impatto sulla crescita, creando così uno spazio di bilancio. L’obiettivo che noi ci prefiggiamo è, in questo pacchetto di riforme che accompagneranno gli investimenti finanziati con le risorse europee, quello di far entrare a regime delle riforme che possono aiutare a finanziare una riduzione maggiore del carico fiscale, soprattutto per il lavoro e per l’impresa”.

Lo dice il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in un’intervista al “Foglio”, aggiungendo che, “per esempio, una Pubblica amministrazione e un sistema di pagamenti digitalizzati sono meccanismi che strutturalmente aiuteranno a ridurre l’evasione fiscale”.

“Se noi modernizziamo la Pubblica amministrazione – prosegue il ministro -, il sistema fiscale, e digitalizziamo, anche utilizzando per questa opera di digitalizzazione le risorse europee, possiamo credibilmente avere un graduale aumento di gettito con cui possiamo sostenere una riforma fiscale. Riforma che dovrà, come ho sempre detto, autofinanziarsi a regime, ed essere sostenuta dall’aumento del gettito, determinato dalla riduzione dell’evasione fiscale, accompagnandosi a una riorganizzazione di questo sistema di detrazioni, di bonus, che lo renda più semplice, più chiaro e ci consenta di avere aliquote Irpef più basse per la maggioranza dei cittadini”.

“Dunque niente flat tax – precisa Gualtieri -, perché noi siamo d’accordo con quello che c’è scritto nella Costituzione della Repubblica italiana, vale a dire che il sistema fiscale deve essere progressivo. Mentre invece pensiamo che sia possibile, mantenendo la progressività delle imposte, avere una riduzione del carico fiscale sul lavoro e soprattutto sui redditi medio-bassi che può anche diventare apprezzabile e significativa e accompagnarsi a un sistema fiscale più semplice, più giusto, meno astruso, che possa anche allargare le entrate con un contrasto all’evasione fiscale e portare a uno scambio positivo per la maggioranza dei cittadini”.

“Questo – spiega il titolare del Tesoro – si può fare, anche rendendo il sistema fiscale più amico dell’ambiente, ed è una cosa che l’Europa incentiva: è un incentivo a decarbonizzare l’economia, perché più riduci le emissioni e meno paghi, ed è un incentivo alla trasformazione del sistema produttivo. Ma anche più amico della famiglia e della genitorialità: c’è un disegno di legge sul quale il Parlamento sta lavorando che è quello dell’assegno unico. Ecco, sostenere di più le famiglie, i genitori, i figli, è un altro dei due pilastri insieme a quello della riduzione dell’Irpef, che noi speriamo, costruendo una riforma fiscale ambiziosa e collocandola nel quadro di questo Recovery plan, di rendere uno degli elementi di cambiamento e di trasformazione del Paese”.

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