Il compositore, pianista e direttore d’orchestra, Premio Oscar, Nicola Piovani, intervenendo al Forum Ansa sul recepimento della direttiva Ue sul copyright in Italia, le ha “suonate” alle varie piattaforme web. “La rete – ha detto – può trasformasi da strumento delle libertà a strumento di soffocamento delle libertà. Con il diritto d’autore, non si toglie nulla a chi vuole pubblicare liberamente la poesia di un amico in rete, ma semplicemente laddove c’è lucro, questo lucro non può essere totalmente del padrone della piattaforma che usa contenuti di altri”.
“L’obbligo di pagare il copyright – precisa Piovani – è per quelle piattaforme che percepiscono degli introiti pubblicitari come Google, YouTube Facebook. Ad esempio Wikipedia non ha pubblicità quindi non deve pagare i diritti per i contenuti condivisi. I giganti del web sono una risorsa ma anche un rischio per l’umanità non solo per i musicisti, perché sono corazzate potentissime che sono molto devote alla religione del massimo profitto, sono guidate da un’unica cometa: ottenere lo 0,02 per cento in più dei dividendi, un principio che non solo uccide gli autori, ma la civilta’”.
La difesa del diritto d’autore non è una battaglia per difendere i privilegi di pochi musicisti famosi – ha concluso – la questione coinvolge e riguarda soprattutto i giovani. Un giovane che fa la colonna sonora di un film prende la stessa percentuale di che prende il Maestro Morricone, il diritto d’autore è assolutamente uno strumento di libertà”.








