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Pia Saraceno (economista): «Vi spiego perché progetti come il parco eolico di Taranto sono decisivi per il futuro energetico dell’Italia»

“Il completamento del parco eolico di Taranto per una capacità complessiva di 30 Mw insieme allo sblocco avvenuto all’inizio di marzo di altri sei parchi eolici, che una volta realizzati assicurerebbero una potenza pari a 418 MW, danno un segnale di speranza sulla volontà del Governo di sboccare i processi autorizzativi, dopo anni di latitanza, mentre Putin comincia a tagliare il gas a Polonia e Bulgaria.

Finalmente il nostro esecutivo ha iniziato a svolgere il proprio compito nella soluzione delle divergenze tra ministri competenti, smaltendo in parte la coda dei progetti giacenti. Va ricordato però che il percorso autorizzativo del nuovo parco eolico ha impiegato ben 14 anni, la sua costruzione poco più di un anno e che proprio la dilatazione dei tempi per ottenere i permessi è la causa principale dei mancati investimenti in rinnovabili degli ultimi 7/8 anni. Lo snellimento delle procedure e l’urgenza degli impegni dovrebbero garantire tempi d’ora in poi più ragionevoli”.

Lo sostiene l’economista Pia Sarceno.

“Nonostante si stia assottigliando lo stock dei progetti giacenti, però, non verrà raggiunto il ritmo necessario per arrivare nel 2030 a 60/70 GW di rinnovabili in più rispetto ai livelli attuali (di cui 8/9 GW di eolico, 1,5GW all’anno). Al momento si assiste alla corsa per le richieste di allacciamento alla rete, nell’eolico più che quadruplicata nell’ultimo anno. Si tratta di 22,7GW eolici off-shore, per i quali il processo autorizzativo gestito dall’autorità centrale dovrebbe rendere più semplice superare i veti locali, soprattutto delle sovraintendenze dei beni culturali” sostiene la Saraceno dalle colonne del magazine digitale Inpiù.net.

“E’ scontato che una parte non andrà a buon fine perché l’approvazione da parte di Terna è solo il passo iniziale e non soggetto ad alcuna verifica di compatibilità e fattibilità, ne basterebbe però solo 1/3 per raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec) del 2019 e poco più del 40%per rispettare il Programma europeo Fitfor55. Va ricordato però che la programmazione italiana non ha ancora elaborato azioni coordinate che tengano conto dei nuovi obbiettivi del Fitfor55, nonostante la maggiore urgenza posta dalla uscita dalla dipendenza dal gas russo. Terna stessa, nell’aggiornamento del proprio piano industriale di marzo, ha illustrato le strategie di espansione e rinforzo della rete per il decennio prendendo a riferimento il piano di 3 anni fa, pur dichiarando che le necessità di rinnovabili per rispettare gli impegni europei dovrebbero essere di 20/30 GW superiori”.

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