Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Davide Nitrosi (Il Giorno): «Natale: con le nuove norme una bozza di normalità»

Un Natale normale, o almeno «una bozza di normalità alla quale ci stiamo abituando». Parla così Davide Nitrosi riprendendo le parole del premier, Mario Draghi, sulla speranza che le nuove norme possano aiutarci, ma con la consapevolezza che «le nuove misure non sono l’arma finale contro il virus», ma sono piuttosto «un modo per conservare i passi in avanti fatti finora, con un radicale cambio di approccio: tolta l’illusione di annullare il virus, si accetta il rischio di conviverci».

«Il governo» sottolinea Nitrosi «sa benissimo che il Green pass non fermerà come d’incanto i contagi. Non è uno strumento sanitario come il vaccino, ma semplicemente il passaporto che permette di tenere aperti negozi e altre attività. Il pass dura 9 mesi, nel frattempo non tutti i possessori potranno fare la terza dose prima di aver perso le difese del vaccino (abbiamo chiaro ormai che crollano dopo 5 mesi)», scrive su Il Giorno.

«E quindi il virus può ancora circolare. Il Green pass – versione standard o premium – è solo un passe-partout, ma nei fatti impone anche un cambio di mentalità: l’Italia ha stabilito che deve assumersi una certa dose di rischio per tenere aperte le attività economiche e culturali, per tornare a scuola, a teatro, al cinema».

«Una bozza di normalità, appunto, che vale miliardi per l’economia, benché vissuta con la mascherina. Il governo si è assunto la responsabilità di segnare una linea di confine, ha istituzionalizzato un passaggio. La pandemia non è debellata, è stato però deciso che gli italiani devono convivere con il Covid, riducendo i rischi, ma senza la possibilità di azzerarli. È una rivoluzione copernicana rispetto alla logica del lockdown».

«Il virus si contiene affrontandolo: stavolta non si ordina la ritirata. Abbiamo qualche arma in più e così siamo disponibili a combattere in campo aperto, anche se in campo aperto le perdite possono essere contenute ma non evitate completamente. È un patto sociale e come tale andrebbe presentato agli italiani affinché ne siano consapevoli e non vadano nel panico quando i contagi diventeranno 30mila al giorno».

Per saperne di più:

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.