Al neo premier Mario Draghi la Sicilia, nel Recovery Plan, non chiede «cento cose, ma cinque o sei». Ad affermarlo, in un’intervista all’edizione di Palermo de La Repubblica, il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
Tra queste, «il collegamento stabile, ovvio, non mi interessa se attraverso un ponte o un tunnel sottomarino. Il completamento del cerchio autostradale da Mazara a Gela, un porto hub che possa intercettare i traffici del Mediterraneo, la velocizzazione delle ferrovie e il loro raddoppio, la messa in sicurezza del territorio, soprattutto per quanto riguarda gli edifici che ospitano scuole e altri servizi pubblici e che sono a rischio sismico».
«Se poi ci fosse ancora spazio, si potrebbe pensare a un sostegno al piano contro la siccità che abbiamo già avviato». Secondo Musumeci, il governo Draghi è «l’unico rimedio possibile, escluse le elezioni. Piuttosto che un governo in continua crisi, meglio una rapida crisi di governo».