«Sulla Tav il Governo non si renda complice di ulteriori ritardi». Così Mino Giachino, candidato sindaco di Torino alle prossime amministrative con Sì Tav Sì lavoro, in una lettera indirizzata al premier Draghi dopo l’intervista de La Stampa in cui ha il ministro Giovannini annunciato la volontà di riaprire il dibattito pubblico sulla linea della alta velocità Torino-Lione.
«Ma il Ministro sa che Torino e il Piemonte da vent’anni crescono meno della media nazionale e hanno bisogno come il pane di ritornare a crescere di più?» è uno degli interrogativi posti da Giachino.
«La Tav – ribadisce – è l’opera più aderente agli obiettivi del Pnrr perché, spostando il traffico dalla strada alla rotaia, diminuirà concretamente e strutturalmente l’inquinamento che nella Pianura Padana è molto alto».
«Il 7 agosto 2019 – ricorda Giacchino – il Senato bocciò la mozione dei No Tav. L’Europa, come disse la Commissaria, aspettava quel voto per le sue decisioni confermative e ora ,dopo l’assurda stasi di 18 mesi decretata dal Governo giallorosso, che pagherà la economia torinese, il Ministro Giovannini , mentre il Governo inserisce nei suoi programmi la tratta veneta del Corridoio Mediterraneo, vuole ritornare indietro o fermarsi sul progetto della tratta nazionale?».
«Dopo aver perso 15 anni, invece di nominare un Commissario per accelerare i lavori si pensa di ritornare al dibattito locale? Torino non ha gli stessi diritti di Genova? Perché il Ministro prima di parlare non è venuto a rendersi conto di persona visitando il cantiere di Chiomonte? Un conto è fare i Professori – conclude – e un conto è fare il Ministro. Il Ministro rappresenta l’interesse nazionale che oggi è rappresentato dal lavoro e dalla maggiore crescita».
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