Il presidente dell’Anpal Mimmo Parisi, nel corso dell’audizione alla Commissione Lavoro della Camera, ha rivelato che in Italia «ci sono 1 milione e 800 mila posti di lavoro oggi disponibili che non possono essere colmati perchè mancano le professionalità».

L’Anpal sta provando a promuovere «il modello delle industry academy» con un forte partenariato pubblico-privato «finalizzato a colmare lo skill gap».

«Viene coinvolta e valorizzata – ha spiegato Parisi – tutta la rete degli attori che intervengono sui diversi territori: imprese, Its, Centri per l’Impiego, Agenzie private per il lavoro, Centri di formazione, Consulenti per il lavoro, università. Un intervento immediato sulle competenze, d’intesa e in collaborazione con le Regioni, con particolare attenzione al verde e al digitale, può essere realizzato mediante un bando Anpal, con risorse a valere sul Pon Spao (Programma operativo nazionale Sistemi di politiche attive per l’occupazione), che da un lato è in linea con le raccomandazioni della Commissione di utilizzare tutte le risorse disponibili per contrastare gli effetti negativi della crisi, dall’altro potrebbe anticipare il modello delle industry academy. In tal senso potranno essere presentati progetti da parte di partenariati pubblico-privato che contengano già ipotesi di occupazione dei soggetti beneficiari. In questo caso la platea dovrebbe essere estesa il più possibile, anche ai percettori di cassa integrazione o disoccupati di lunga durata. Sarebbe un intervento complementare e a integrazione di quello previsto dal Fondo nuove competenze». 

Parisi ha sottolineato che l’Anpal «può essere attore principale per gestire programmi finalizzati a garantire un diritto individuale alla formazione nell’arco della vita (detta anche dote di cittadinanza o individual personal account), reso operativo attraverso un conto individuale di formazione presso Anpal, che lo gestisce in accordo con le Regioni».