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Marcello Clarich (MF): «Bisogna tutelare la concorrenza anche dopo la crisi di governo»

È necessario tutelare la concorrenza perché è il collante del sistema capitalistico. Lo ricorda Marcello Clarich in un intervento su MF.

La crisi del governo, secondo Clarich, non è certamente dipesa dal passaggio del discorso di Mario Draghi dedicato alla legge annuale sulla concorrenza la cui approvazione costituisce uno tra i principali impegni assunti con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Però devono aver suscitato molti mal di pancia, in particolare, i riferimenti alle concessioni balneari e al servizio taxi, un settore quest’ultimo che da anni attende una riforma organica all’insegna di una maggior apertura al mercato.

La crisi ha avuto come effetto immediato lo stralcio di quest’ultima riforma dalla legge annuale della concorrenza.

Si è trattato di un compromesso necessario per non far saltare l’intero testo normativo, che il parlamento dovrebbe approvare in via definitiva la prossima settimana.

Non è chiaro però se verranno poi approvati i decreti legislativi attuativi delle varie deleghe. In ogni caso non potrà essere approvato il nuovo disegno di legge annuale sulla concorrenza che era già in cantiere.

L’apertura dei mercati a una maggior concorrenza attraverso la soppressione di vincoli normativi e regimi di privilegio subisce così un arresto parziale.

E non è affatto detto che il nuovo parlamento e il nuovo governo daranno un’ulteriore spinta alla liberalizzazione dei mercati.

Eppure la concorrenza, se ben strutturata e monitorata, costituisce, come ha sottolineato Roberto Rustichelli, presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, «il collante sociale del sistema capitalistico».

Essa offre opportunità, senza esasperare le diseguaglianze. Stimola l’innovazione e la creatività. Consolida, anche nei nuovi scenari geopolitici così poco rassicuranti, lo sviluppo delle democrazie europee.

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