Un turismo di qualità, sostenibile e attento a riscoprire le ricchezze del territorio italiano.
È il turismo ferroviario, “vera e propria esperienza di viaggio, un balsamo per l’anima” come lo definisce Luigi Cantamessa, amministratore delegato di Fs Treni Turistici Italiani (Fs Tti) e direttore generale della Fondazione Fs, che sta rivoluzionando, con la sua idea di viaggi a bordo di treni storici, il modo di muoversi in Italia.
“Il turista di oggi è alla ricerca di un nuovi modelli di mobilità sostenibile e integrata, realmente slow, in grado di valorizzare pienamente le eccellenze, finora nascoste, della nostra bella Italia”, spiega il manager a MF-Milano Finanza.
La missione di Fs Treni Turistici Italiani “è di proporre un’offerta di servizi ferroviari espressamente pensati e calibrati per creare questo nuovo modo di intendere il viaggio”.
Il debutto a dicembre del nuovo Espresso Cadore, il treno notturno Roma-Calalzo con connessione via bus su Cortina D’Ampezzo, va proprio in questa direzione.
Il viaggio notturno per raggiungere la ‘regina delle Dolomiti’ prevede la partenza da Roma Termini tutti i weekend fino al prossimo 25 febbraio.
“Non si tratta del semplice spostamento da una meta all’altra.
A bordo di questi convogli la vacanza comincia nel momento stesso in cui si sale a bordo”, assicura il capo azienda.
“Già nel primo mese di attività i risultati dell’Espresso Cadore sono stati molto positivi: abbiamo visto grande interesse per l’offerta dei vagoni letti, cosa che ci fa guardare a nuove soluzioni da proporre per l’estate”.
Non solo montagna.
“La seconda rotta su cui stiamo lavorando è la Milano-Marsiglia: il treno della Costa Azzurra percorrerà la Riviera Ligure di Ponente fino a raggiungere il Sud della Francia.
Un servizio”, specifica Cantamessa, “che stiamo portando avanti in compartecipazione con le ferrovie francesi e che puntiamo a far partire già dalla prossima estate”.
Tra i futuri obiettivi anche nuovi collegamenti da Milano verso la Versilia e dalla capitale al Salento.
Una spinta decisa alla riattivazione delle linee ferroviarie storiche a uso turistico è arrivata dai fondi del Pnrr: “Fondazione Fs ha avuto in dotazione sin dall’inizio del programma 435 milioni di euro”, sottolinea Cantamessa, “e con grande soddisfazione posso annunciare che tutti i contratti sono stati affidati e siamo in pieno orario, proprio come un treno.
Abbiamo potenziato alcune linee in Sicilia, come la Alcantara-Randazzo, altre vedranno la luce alla fine del 2025, come la linea storica Noto-Pachino che collega la splendida capitale del Barocco con la stazione più meridionale della Penisola”.
Si stima che nel 2030 i viaggiatori nel mondo raggiungeranno quota 2 miliardi.
Una parte di questi turisti sceglieranno l’Italia, con una crescita dei flussi prevista soprattutto dall’Asia.
“Secondo un recente studio effettuato dall’Università Bocconi di Milano per conto della Fondazione Fs”, prosegue l’ad, “ogni viaggiatore, a fronte di un euro speso nell’acquisto di servizi con treno storico-turistico, spende almeno 1,5 euro e fino a 3,18 euro in beni e servizi offerti dal territorio attraversato: un effetto moltiplicatore che contribuirà a generare ricchezza per le aree interne del Paese, anche al di fuori dei grandi circuiti turistici.
Insomma, possiamo dire senza ombra di dubbio che generiamo pil a impatto ecologico praticamente nullo.
Dove c’è domanda di turismo lì può correre un treno Tti”.
Fs Tti sarà protagonista anche al G7 del turismo che si terrà a Firenze il prossimo novembre.
“Da Santa Maria Novella”, annuncia il capo azienda, “i ministri e i componenti delle varie delegazioni viaggeranno per le località più famose della Toscana su un treno che sarà guidato da locomotive a vapore e che faranno rivivere l’esperienza di un viaggio storico che abbraccerà passato e futuro, li stupiremo”, assicura.