Dal 21 aprile Luca Ward sarà la voce narrante di ”Ulisse”, il programma di Alberto Angela in onda su Raiuno, che si apre con una puntata sulla Roma imperiale.
L’attore e doppiatore, intervistato da Agi, ha analizzato il momento buio che stanno passando, tra i tanti, anche i lavoratori dello spettacolo. Lui in primis con “Full Monty”, il musical che interpretava al Sistina di Roma, è stato bloccato sul più bello dal Covid: «Siano fermi da tredici mesi e non c’è un minimo di programmazione».
Critica fortemente la decisione annunciata, di qualche settimana fa, riguardo la paventata riapertura dei teatri il 27 marzo. «È stata presa quando era già chiaro che a fine marzo la situazione pandemica sarebbe stata critica. Questa incompetenza a tutti i livelli mi fa più paura del virus stesso».
Ward conclude sottolineando la profonda crisi che sta affliggendo i lavoratori dello spettacolo. «Per la prima volta nella storia una legge ha fermato il nostro lavoro e sono tanti quelli che hanno già finito i loro risparmi». E se cinema e teatri sono ancora chiusi, anche il doppiaggio, di cui lui è uno degli esponenti più noti e amati, non se la passa bene: «Le produzioni sono rallentate, si doppia il 25 per cento dei tempi pre-pandemia ed è tutto reso più lento e faticoso dai protocolli sanitari».








