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[Lo scenario] Nella sanità ci sono circa 50 mila precari da assumere

Approda in Aula alla Camera la proroga dei termini al 2024 per le stabilizzazioni del personale sanitario precario assunto a tempo determinato durante la pandemia di Covid-19. Già avviate con la precedente Legge di bilancio, le assunzioni riguardano un totale di 48mila professionisti nel 2022. Lo scorso anno, al primo via libera alle stabilizzazioni, il personale sanitario interessato contava 47.994 professionisti secondo le stime della Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso).

In particolare, il provvedimento riguardava 8.438 medici, 22.507 infermieri e 17.049 operatori sociosanitari e altro personale sanitario. In un anno, varie Regioni hanno avviato le stabilizzazioni, anche se non si ha ancora un quadro completo a livello nazionale. Al momento, secondo un monitoraggio di Fiaso, la Puglia ha annunciato 3.333 stabilizzazioni, la Campania 3.550, la Calabria 3.633, il Lazio 4.800 e il Piemonte 1.137.

Molto, dunque, resta ancora da fare ma l’emendamento alla nuova manovra, afferma all’ANSA il presidente Fiaso Giovanni Migliore, «aumenta la finestra entro la quale calcolare i requisiti per la stabilizzazione e ciò potrebbe permettere ad altri professionisti di rientrare nella categoria del personale da assumere stabilmente. Il tema del personale resta centrale e qualunque norma tesa a dare maggiori risorse al Ssn a tal scopo» commenta «è benvenuta». Prioritario però, avverte, «è ora superare il tetto di spesa per il personale, fermo al 2004».

Sul fronte degli infermieri, invece, sarebbero circa 12mila quelli stabilizzati in un anno, sottolinea il segretario del sindacato Nursind, Andrea Bottega. Oltre 10mila dunque, precisa, «sono ancora da stabilizzare e non è detto che con questa proroga si riesca a stabilizzarli tutti. Forse potremmo arrivare a 7-8mila». Fermo restando che «stabilizzare i precari non significa potenziare gli organici» conclude Bottega «accogliamo con favore la misura, ma chiediamo che si dia seguito alle assunzioni anche usando le graduatorie esistenti, perché la carenza di infermieri è drammatica».

La proroga – rispetto ai termini già indicati nella manovra 2022 – è prevista da un emendamento del Pd alla attuale legge di Bilancio approvato in commissione. Gli enti del Sistema sanitario nazionale potranno dunque assumere a tempo indeterminato, entro il 31 dicembre 2024 anziché entro la fine del 2023, tutti i professionisti che abbiano maturato 18 mesi di servizio nella sanità pubblica entro il 31 dicembre 2023(invece che entro fine 2022), di cui almeno 6 nella fase di emergenza per la pandemia da Covid-19.

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