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Levante: «Le mie sirene? Non quelle di Ulisse, ma quelle delle ambulanze»

Le ‘Sirene’? “Non sono quelle ammalianti di Ulisse, ma quelle che in quei giorni risuonavano spaventose nella città vuota. A Torino ogni volta era un sussulto. Ora è estate, certo, ma un’estate finta, senza gioia. La gente sta nelle strade, si  diverte, ma chissà quanto durerà”. Così Levante descrive, in un’intervista a Repubblica, il titolo del suo nuovo singolo, ‘Sirene’,  nato dallo sconvolgimento causato dalla pandemia e dal lockdown.
“Un giorno è arrivato il momento di dover annullare tutta la mia attività estiva. È stato un dolore lancinante – spiega l’artista – Per me, che sono un animale da palcoscenico e avevo tantissime cose da dire e gridare dopo il successo del disco Magmamemoria e Tikibombom a Sanremo. Ma ancora di più per i tanti lavoratori dietro le quinte dei concerti: tecnici di luci e suono, meccanici, uffici stampa, tutta gente rimasta senza lavoro e soprattutto senza reddito. E ho reagito”.
Levante spiega che le sue saranno vacanze sui generis. “A breve tornerò nella mia Sicilia e ci resterò per un bel pezzo – rivela – a Palermo, Palagonia e Stromboli, dive il vulcano canta giorno e notte, sarà l’unica soddisfazione. Quanto al concetto di vacanze, ecco magari lo eviterei: io in vacanza non so stare, passerò il tempo a comporre”.

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