Le misure di sostegno implementate dalla Federal Reserve, che ha potenziato il programma di acquisto di bond societari, modificando le caratteristiche degli acquisti e le condizioni di ammissibilità.
“I requisiti mi hanno fatto pensare che il programma sarebbe stato più una rete di sicurezza”. Così Nathan Sheets, un ex economista della Fed ora alla società di consulenza sugli investimenti PGIM Fixed Income.
Le nuove caratteristiche lo fanno sembrare più una struttura proattiva di acquisto sul mercati. Il saliscendi dei movimenti di mercato visto nelle ultime sedute sono un importante promemoria di quanto gli investitori siano sensibili alle notizie che potrebbero suggerire una rinnovata ondata di contagio, ma allo stesso tempo di quanto possa essere volatile il sentiment” – così gli strategist di Unicredit – esiste attualmente un orientamento ottimista tra gli investitori, è dato che questo è il risultato di un forte impegno da parte delle banche centrali e della politica per fornire ciò che è necessario per superare la crisi e per questo ci vorrà un significativo deterioramento del contagio per arrecare danni permanenti alla fiducia del mercato. Un fattore che potrà fornire supporto ai mercati nel corso della giornata saranno gli annunci della Fed sul suo programma di prestito Main Street Lending, nonché indicazioni di ulteriori stimoli fiscali in arrivo negli Stati Uniti – concludono – facendo riferimento alle indiscrezioni secondo cui l’amministrazione Trump starebbe preparando un nuovo piano infrastrutturale da 1.000 miliardi di dollari”
“L’analisi di Societe Generale sullo scenario base dell’epidemia di Covid-19 e delle conseguenze economico-finanziarie colloca il rendimento del Bund tedesco a 10 anni in un intervallo compreso tra -0,30% e 0% entro la fine del 2020 e ulteriormente in aumento nel 2021 – così Adam Kurpiel, responsabile della strategia sui tassi di SocGen – lo shock è finito; ora tutto dipende dalla ripresa”.
“La natura veloce e forte della recessione di Covid-19 e le potenti risposte politiche rendono lo scenario per i tassi dell’Eurozona bassi a lungo un po’ meno estremo. La maggiore propensione al rischio sta anche spingendo al ribasso lo spread Btp/Bund, ora in area 185 punti base. Mizuho prevede che il Tesoro italiano dovrà collocare 30 miliardi di euro di titoli di Stato in piu’ rispetto ai 284 miliardi di euro previsti a fine aprile/inizio maggio dal Mef – così lo strategist obbligazionario Henry Occleston – le emissioni non saranno cosi’ elevate come ci si potrebbe aspettare perché il recente collocamento di Btp Italia ha eliminato una parte discreta del fabbisogno finanziario. A maggio, l’Italia ha venduto 22,3 miliardi di euro nella 16a emissione di Btp Italia. A luglio – ha concluso – l’Italia lancerà il primo Btp Futura, un’obbligazione diretta agli investitori retail, e se il Mef riuscirà a raccogliere 10 miliardi di euro, il fabbisogno di approvvigionamento a fine anno sarebbe solo del 25% superiore alla media degli ultimi quattro anni”.








