“La transizione demografica ha impattato in modo particolarmente rilevante nelle regioni del Mezzogiorno. Nell’ultimo decennio 2012-2023 sono le Regioni del Mezzogiorno che hanno registrato un declino demografico più marcato, -4,7%, in larga parte motivato anche dalle migrazioni interne, mentre il Centro-Nord in termini demografici ha sostanzialmente retto, con una flessione del -0,3%. Le regioni del Sud che mostrano dinamiche peggiori sono il Molise, -7,4%, la Basilicata, -7,2%. Al Nord c’è la Liguria pari a -5,2%”.
Lo ha detto Stefano Menghinello dell’ISTAT, in audizione davanti alla commissione federalismo fiscale sulle tematiche relative allo stato di attuazione e alle prospettive del federalismo fiscale.
“Al declino demografico si accompagna anche il progressivo invecchiamento – ha aggiunto – Le regioni del Mezzogiorno sono quelle mediamente più giovani, come livello di partenza meno impattate dall’invecchiamento, tuttavia l’accelerazione del processo di invecchiamento è stato particolarmente forte proprio nel Mezzogiorno per processi migratori che continuano a impoverire il Sud di giovani che si spostano al Nord Italia o all’estero”.