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[Esclusiva] Sandra Zampa (sottosegretario Sanità): «Occasione storica, abbiamo le risorse per riformare la sanità. La salute è pre-condizione di qualsiasi sistema, anche di quello economico»

«Per la prima volta abbiamo le risorse per riformare la sanità e questa è un’occasione storica. Nel tempo il Servizio Sanitario Nazionale ha subito diversi tagli, ma l’epidemia Covid ci ha mostrato tutti i limiti di questa visione. Bisogna invertire il paradigma culturale». Con queste parole ha preso avvio l’intervento di Sandra Zampa, Sottosegretario al Ministero della Sanità, durante il panel “La sanità che vogliamo”, in occasione della Giornata Evento organizzata dall’Osservatorio Economico e Sociale “Riparte l’Italia” a Bologna.

«Circa 10 anni fa il Ministero della Salute era stato soppresso e accorpato al Ministero del Lavoro. Ora invece viviamo un cambiamento culturale, un cambiamento che evidenzia come la salute sia la pre-condizione di qualsiasi sistema, anche quello economico», ha continuato la dr.ssa Zampa.

Oggi si parla molto di medicina del territorio: «Medicina del territorio vuol dire mettere al centro la persona, attorno alla persona ruotano i servizi, i medici di base, gli ospedali che restano dei luoghi di eccellenza per la terapia». La strada, quindi è quella di un «potenziamento dell’assistenza domiciliare, un intervento che stavamo già facendo prima dell’arrivo del Recovery Fund. Ed è un intervento che deve tener conto del gigantesco invecchiamento della popolazione che l’Italia sta affrontando, siamo tra i primi paesi al mondo. Sul tema dell’assistenza domiciliare abbiamo istituito una apposita commissione e vogliamo diventare tra i primi Paesi in Europa a livello pro-capite».

Allo studio del governo ci sono anche altri temi legati al mondo della sanità: «Vogliamo prevedere un forte investimento nella formazione e nella gestione del ricambio di chi opera nel settore. È necessario valorizzare anche l’integrazione tra la sanità e il sociale, strada che ribadisco spesso come percorso fondamentale per rendere concreta la riforma della sanità».

Il nostro Paese, nonostante tutto, resta molto competitivo per il suo modello sanitario e di ricerca, come sul tema della ricerca per il vaccino contro il Coronavirus: «Il nostro Paese ha delle potenzialità enormi, stiamo giocando un ruolo significativo a livello mondiale nella ricerca sui vaccini, nonostante anni di de-finanziamento dell’Università e della Ricerca. L’Italia può diventare una nazione attrattiva per la ricerca, ma è necessario un ripensamento complessivo del progetto-Paese con un ribaltamento del paradigma, con la salute che afferma di nuovo la sua imprescindibile centralità e tutti gli altri settori, come l’istruzione e la ricerca, che vengano ripensati di conseguenza».

Foto by Giuseppe Terrigno

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