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Il ministro Urso sul nuovo contratto di servizio Rai: focus su giovani e promozione Made in Italy | Lo scenario

Il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha svolto una informativa al Consiglio dei ministri in merito al nuovo contratto di servizio della Rai. Il nuovo contratto di servizio, oltre a riprendere le finalità di un’informazione di qualità con approfondimenti dedicati, inchieste e dibattiti, pone grande attenzione alle nuove generazioni, allo sviluppo delle competenze per la transizione digitale e ambientale e all’inclusione sociale e culturale, con specifica attenzione alla qualità e alla quantità dei programmi che saranno oggetto di traduzione nel linguaggio dei segni, di sottotitolazioni e audiodescrizioni in favore delle persone portatrici di disabilità anche sensoriali e cognitive.

Nel corso dell’attuazione del contratto è prevista la trasformazione della concessionaria da broadcaster a digital media company, che dovrà tradursi in un accesso facile e universale all’offerta del servizio pubblico, grazie ad un approccio multipiattaforma e che richiede la definizione da parte di Rai di una strategia di digitalizzazione in grado di valorizzare le professionalità, i modelli produttivi, la strategia distributiva, le attuali piattaforme esistenti e la definizione di quelle future.

La Rai, spiega una nota, dovrà ricoprire un ruolo centrale anche sulla tematica del Made In Italy, inteso quale insieme valoriale e culturale del nostro Paese e delle sue eccellenze nel mondo al fine di superare alcuni stereotipi, e di valorizzare quelle tipicità, quelle eccellenze che sono alla base della specificità italiana, grazie anche ad un’offerta opportunamente tradotta. Come previsto dal Testo unico per i servizi di media audiovisivi (Tusma), sul contratto è stato acquisito il parere della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, che è stato integrato nel testo, successivamente approvato anche dal cda della Rai.

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