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Governo: arriva la norma evita-fallimenti

La maggioranza studia un nuovo salva-Bilanci che può anche essere definito evita fallimenti.    

Tra gli emendamenti alla manovra approdata mercoledì sera alla Camera,  secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, si lavora a un intervento per  scongiurare il collasso delle piccole e medie imprese, prevedendo  l’ammortamento dei costi fissi di gestione. Un intervento che cuberà 1,7  miliardi di euro, necessari nelle intenzioni degli estensori a scongiurare  perdite più consistenti per lo Stato in termini di contributi e Ires non  versata in caso di bilanci in forte perdita. Nell’eventualità che gli  imprenditori fossero costretti a portare i libri in tribunale le ricadute  sarebbero invece non soltanto economiche, ma anche sociali.   

Perciò la proposta permette in via eccezionale e soltanto per la chiusura dell’esercizio 2020, che i costi fissi di gestione come quelli  sul personale, di assistenza amministrativa, per le utenze e gli affitti,  i compensi degli organi sociali, possano essere capitalizzati e ammortizzati per un arco di tempo pari al finanziamento ottenuto con  garanzia dello Stato. La maggioranza aveva già provato a muoversi in tal  senso con il decreto Liquidità, fermata però dalla Ragioneria. Si era  allora soltanto all’inizio della crisi innescata da Covid.

Un intervento era poi stato inserito del decreto cosiddetto Agosto, per alleggerire i conti aziendali colpiti nel 2020 dal lockdown con la sospensione per un anno al 100% degli ammortamenti che vengono iscritti a bilancio nella parte delle immobilizzazioni materiali e immateriali, valevole soltanto per gli asset iscritti nell’ultimo bilancio approvato, cioè in quello 2019. Norma che ora si ragiona se estendere anche alle quotate.    

L’ammortamento sui costi fissi intende invece dare ulteriore sostegno dopo il rinvio al prossimo settembre dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa, che però spostava soltanto in avanti il problema per le aziende, lasciando iscritto a bilancio il disavanzo. In parallelo procede al Senato l’iter di conversione del decreto Ristori dove gli emendamenti intendono intervenire sulla proroga del termine di consegna dei beni per quanto riguarda l’iper ammortamento e sulla sospensione dei termini per i titoli di credito. Intanto è allo studio un terzo decreto Ristori.  

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