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Goffredo Bettini (Pd): «Sì al Mes,ora serve un patto con gli alleati anti-imboscate»

“Riteniamo utile attivare il Mes. E’ un tema delicato. Non è giusto risolverlo unilateralmente nel corso di una conferenza stampa. Penso che Conte rimetterà il tutto sui binari giusti”. E’ quanto afferma, in una intervista  al Corriere della Sera, Goffredo Bettini (Pd).     

“Campagne ideologiche che ingigantiscono strumentalmente la portata della decisione fanno solo male – aggiunge – Aprire una frattura nella maggioranza fino all’estremo porterebbe all’aumento dello spread, che in un solo giorno brucerebbe il vantaggio del Mes. Il M5S va portato su posizioni ragionevoli”. 

Ma i dem, gli viene fatto notare, perdono quasi ogni braccio di  ferro con Conte: “Questo governo e Conte hanno la necessità di compiere un passo in avanti in compattezza, unità, visione comune. Sigliamo assieme un patto per l’Italia fino alla fine  della legislatura. Stabiliamo le priorità. Certo, sarà un compromesso. Ma trasparente e alto. Altrimenti continueranno i  distinguo e le imboscate parlamentari”.

Conte da parte sua è “la  carta in più che possiede il campo democratico. Senza Conte la maggioranza si indebolisce, senza una maggioranza solida Conte è destinato al naufragio”.     

Rispetto al proprio percorso personale nel Pd, Bettini ribadisce di credere in Zingaretti e spiega: “Vorrei promuovere insieme ad altre energie disponibili e libere un’area politica e culturale che possa contribuire alla rifondazione del Pd e della sinistra. In solidarietà, prima di tutto, con la maggioranza  congressuale. Stimo grandemente sia Orlando sia Franceschini. Non penso a una corrente. Piuttosto a un’occasione in più di dialogo tra tutti”.     

Infine il tema Roma: “La prova elettorale nelle grandi città sarà decisiva. Sono per tentare ovunque l’alleanza con i 5 Stelle. Ma guai a imporre dall’alto soluzioni meccaniche. Su Roma ho fatto il ‘fioretto’ di non parlare di nomi. Non so cosa alla fine deciderà la Raggi. Intanto sono emerse nel  centrosinistra energie di valore, che vanno incoraggiate a correre. Si sta decidendo un percorso comune di ogni candidatura. Ritengo Calenda una persona intelligente. Se accettasse di partecipare a esso come tutti gli altri, ben venga. Se sceglierà lo strappo individuale, buona fortuna. Ma rimarrà solo”.

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