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Enrico Giovannini (ministro Infrastrutture): «L’Italia ha fatto la scelta green di investire sul trasporto ferroviario»

L’Italia ha scelto di investire sul trasporto ferroviario: «una scelta green». Così Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, sottolinea la posizione presa dal Paese in merito agli investimenti. E aggiunge «diversamente dal piano americano del presidente Biden, l’Italia, come tutta l’Europa, ha scelto di spostare le risorse sul trasporto ferroviario, anziché sul potenziamento della rete autostradale».

«È una scelta green» spiega «che ha chiesto l’Europa, che condivide il governo italiano e, se posso dire, che io condivido da tempo». Questo, secondo Giovannini, uno dei primi effetti che il Pnrr riserva, con circa 62 miliardi di euro, al settore delle infrastrutture e della mobilità.

In un’intervista a Repubblica, il afferma che «alla fine del Piano il tempo medio di viaggio in treno si ridurrà del 17%, con un taglio del 24% nelle regioni meridionali, del 22% in quelle settentrionali e del 4,4% al Centro. Si ridurrà del 38% anche l’indice di disuguaglianza tra Nord e Sud nell’accesso alla rete ferroviaria. Il passaggio modale dalla gomma al ferro determinerà un taglio di tre milioni di tonnellate all’anno di emissioni di anidride carbonica, pari alle emissioni annuali dei trasporti di tutta Roma».

«Ancora: la quota di passeggeri trasportati sui treni crescerà dal 6 al 10%, quella delle merci dall’11 al 16%. Tutto questo dovrebbe consentire anche di ridurre gli incidenti stradali, a parità di condizioni, del 3,6% entro il 2030, vuol dire 150 vittime in meno ogni anno. Nel nostro Pnrr non ci sono solo i soldi per gli investimenti, c’è una visione che può cambiare le caratteristiche del trasporto nazionale».

Riguardo la riforma del trasporto pubblico locale, Giovannini dice che «discuteremo con le Regioni, cui spetta il compito di organizzare il trasporto pubblico locale, su come muoversi per rendere più efficienti i servizi, accrescerne la qualità e la sostenibilità. Abbiamo avviato i passaggi per aggiornare e velocizzare le procedure per modificare il contratto di programma con le Ferrovie.

Sulla rete idrica, dove in alcune aree del Paese si verificano perdite ingenti, è in corso il confronto con le Autorità di settore. Aggiungo che a fine agosto approveremo un decreto Infrastrutture e trasporti che affronterà diverse questioni, tra cui quelle della sicurezza e forse anche modifiche al codice della strada. Ne stiamo ancora discutendo. Certo sarà un decreto ad ampio spettro. Non c’è contraddizione.

Il Cts ha indicato che, data l’evoluzione della campagna vaccinale e della stessa epidemia, la percentuale di copertura dei posti nei mezzi del trasporto locale può restare all’80% anche in zona gialla. Mantenendo, ovviamente, l’obbligatorietà nell’uso delle mascherine. Va considerato che su bus e metropolitane il tempo di percorrenza è in genere breve, tra i 15 e i 30 minuti in media. Per gli aerei, i treni e le navi a lunga percorrenza è possibile poi effettuare il controllo del Green Pass già con l’autodichiarazione nel momento della prenotazione obbligatoria e nominativa del viaggio e il controllo successivo del biglietto».

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