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Giorgia Meloni (Leader FdI): «Dal governo misure inutili, bisogna tutelare i fragili»

“Il governo avrebbe dovuto avere meno spocchia, più serietà e più concretezza. L’Italia ha un problema di credibilità che i cittadini pagano”.

Così in un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’ la leader di FdI Giorgia Meloni.  

Meloni ha “una proposta”: “Modificare il paradigma. Poiché il  virus non può essere azzerato in tempi brevi, si lavori per  proteggere chi è maggiormente a rischio: anziani, persone fragili, malate. Con misure confuse e inutili rischiamo un altro  lockdown”.

Meloni si è detta non convinta dal premier Conte, che “non coinvolge l’opposizione, si limita a farci la telefonata dell’ultimo minuto. Non c’è una strategia complessiva. Oggi che abbiamo la straprevista seconda ondata non sappiamo ancora il rapporto tra tamponi, ospedalizzati, asintomatici, non c’è trasparenza. Perché, con un contagio di ritorno, non si sono fatti controlli a chi veniva dall’estero, tutelate le zone Covid  free, contrastati gli sbarchi dei clandestini?”.     

Sulla scuola, prosegue Meloni, “tutta l’estate a parlare dei banchi con le rotelle, ora il concorso per migliaia di docenti:  erano le priorità? Bisognava dotarsi di termoscanner, di tensostrutture, era prioritario coinvolgere privati per mettere  a disposizione i loro spazi”.

L’intervento economico è stato “confuso, incompleto, deficitario, tragico nell’applicazione: i 10 decreti anticrisi prevedevano nel complesso 252 decreti  attuativi, ne sono stati fatti 68, zero per il decreto liquidità e zero anche per il decreto semplificazioni, una beffa”. 

Riguardo al Mes “la condizionalità c’è, tanto è vero che nessun Paese si è mosso per accedere a quei fondi”. Meloni s’è detta contraria al voto a distanza in Parlamento, “sarebbe un precedente assolutamente pericoloso”. In ogni caso “non fuggiamo dalle responsabilità, il mio telefono è sempre acceso. Sono loro che temono di spaccarsi se aprono al dialogo”.

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