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Giammarioli (Mes): «Se l’Italia userà quel Fondo né clausole né austerity»

Prendi i soldi senza timore di conseguenze nefaste o di future ipoteche. A spendere rassicurazioni sull’utilizzo delle risorse del Mes è Nicola Giammarioli, segretario generale del Meccanismo Europeo di Stabilità, il numero due dell’istituzione guidata dal tedesco Klaus Regling, intervistato dalla Repubblica. L’eventuale utilizzo del Mes da parte dell’Italia non comporterà né clausole né austerity, ribadisce Giammarioli.
L’Italia potrebbe chiedere al Mes fino a 36 miliardi per coprire le spese sanitarie legate al Covid-19: a che tasso di interesse potrebbe ottenerle? «Alle attuali condizioni di mercato, i tassi di interesse sono negativi. Quindi, non solo l’Italia non pagherebbe alcun costo aggiuntivo, ma si troverebbe a rimborsare una cifra inferiore a quella ricevuta».
Il governo quanto risparmierebbe rispetto all’emissione di un uguale ammontare di Btp? «Oggi l’Italia risparmierebbe 500 milioni all’anno, ovvero 5 miliardi nei 10 anni coperti dalle nostre linee di credito. Sono soldi che potrebbero essere impiegati per finanziare altre politiche a beneficio dei cittadini».
Il governo quanto risparmierebbe rispetto all’emissione di un uguale ammontare di Btp? «Oggi l’Italia risparmierebbe 500 milioni all’anno, ovvero 5 miliardi nei 10 anni coperti dalle nostre linee di credito. Sono soldi che potrebbero essere impiegati per finanziare altre politiche a beneficio dei cittadini». Per diversi politici italiani, questi risparmi verrebbero bruciati dallo stigma, ovvero dal crollo di reputazione sui mercati causato dall’accesso al Mes che farebbe salire lo spread causando più danni che benefici. Secondo le nostre analisi, che derivano anche dalle discussioni con gli investitori, l’accesso alla nostra nuova linea di credito non provocherebbe alcuno stigma, non ci sarebbero danni di fiducia sui mercati. Non si tratta di un salvataggio come quelli del passato, non è un soccorso lanciato durante una crisi finanziaria o per rimediare a scelte sbagliate di un governo. Si tratta di una linea di credito studiata per rispondere alla pandemia, fenomeno del quale nessuno ha colpa».
Il Mes potrà imporre condizionalità, riforme, aggiustamenti macroeconomici o ristrutturazioni del debito ex post? «No, dobbiamo essere molto chiari: con le nuove linee di credito il Meccanismo non può imporre alcun genere di condizionalità ex post, austerity, troika, taglio delle pensioni o del settore pubblico. Siamo in un altro campo da gioco rispetto al passato: l’unica condizione da soddisfare è che i soldi siano usati per la sanità».

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