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Gabriele Gravina (presidente Figc): «Sostenibilità al centro del nuovo calcio 2.0»

Gabriele Gravina è stato rieletto come presidente della Federcalcio, per i prossimi 4 anni. Vittoria schiacciante, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, dopo l’assemblea elettiva nell’albergo sulla collina di Monte Mario: Gravina si è riconfermato con il 73,45 per cento dei voti, mentre Cosimo Sibilia ha ottenuto appena il 26,25 per cento, chiudendo la partita già al primo scrutinio.

Gravina intende fondare il secondo mandato con decisione e compattezza per fronteggiare la crisi del calcio italiano. Si partirà quasi sicuramente dalla riforma ambiziosa dei campionati. «La riforma dei campionati sarà di qualità e si annuncia la battaglia più difficile», dice appena rieletto e dopo aver annunciato che querelerà chi, in campagna elettorale, ha diffamato lui e colpito la sua famiglia. Spazio alla sostenibilità nel nuovo calcio 2.0, parola d’ordine dei prossimi anni. Gravina promette anche «di riformare lo Statuto per rivedere i pesi delle componenti» con l’obiettivo di andare incontro alla Lega di A, che chiede di contare di più.

L’altro tema centrale sarà la questione stadi, con strutture ancora troppo vecchie e attraenti per il nuovo calcio. Ed è proprio Giovanni Malagò, intervenendo all’assemblea, a tendere una mano su questo tema, lanciando un suggerimento. «Bisogna fare squadra, anche con il governo, per portare a casa un Europeo, un Mondiale o un’Olimpiade estiva. Altrimenti rifare gli impianti resterà un sogno. Io sono pronto a fare la mia parte». Milano, Firenze e Cagliari. Da qui Gravina vuole ripartire, dove il tema stadio è all’ordine del giorno, ma non solo. L’obbiettivo è favorire imprenditori volenterosi che vogliono investire in quel settore. Magari un aiuto potrebbe venire dai soldi del Recovery fund, magari grazie all’aiuto di Giuseppe Chine, capo della Procura federale, nuovo capo gabinetto del ministro dell’Economia Franco.

Nei piani della Figc c’è l’idea di candidarsi per l’organizzazione di un grande evento, più il Mondiale 2030 che l’Europeo 2028. Probabile nel primo Consiglio federale che Dal Pino diventi vice presidente vicario al posto di Sibilia. «È il momento della compattezza», conclude Gravina. E anche per questo il 13 maggio, alle elezioni del Coni, appoggerà Malagò, pronto a riportare il calcio in Giunta. 

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