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Fortunato Amarelli (Confindustria Cosenza): «Attenzione al disagio sociale»

Confindustria di Cosenza traccia un bilancio drammatico: solo un’azienda su tre ha ripreso a lavorare. Il sistema produttivo cosentino cerca di fronteggiare le difficoltà innescate dal Covid, ma stenta ad intravedere la luce in fondo al tunnel.
“Le nostre imprese – sottolinea il presidente dell’assoindustriali di Cosenza, Fortunato Amarelli – stanno cercando di uscire da uno stato di emergenza che rischia di diventare cronico. C’è ancora una grande incertezza che alimenta un senso di sfiducia verso il futuro e frena la propensione a nuovi investimenti, anche perchè entità ed efficacia degli strumenti messi in campo dal Governo non sempre sono stati tarati sui tempi e sulle reali esigenze. Nell’analisi di Amarelli, un richiamo importante viene rivolto all’Europa. “Serve stabilità e l’Europa – dichiara – rappresenta per il nostro Paese l’unica dimensione possibile per garantirla e per affrontare le sfide future che sappiano parlare innanzitutto il linguaggio della sostenibilità. In un contesto globale è importante la strategia industriale dell’Unione Europea che è impegnata ad adeguare il quadro normativo in materia di concorrenza. Occorrerà prestare molta attenzione alle competenze, strategiche per gestire il cambiamento”.
Quello che preoccupa di più il leader degli industriali è “l’esplosione di una possibile tensione sociale in autunno. Ecco perché occorre ben interpretare il disagio della gente, con un esercizio straordinario di comprensione che una comunità deve saper attivare per aiutare il sistema produttivo a garantire lavoro ed occupazione”.

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