I cambiamenti e le incertezze sul Superbonus scoraggiano le imprese. A dichiararlo è Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte, commentando il Decreto “Sostegni ter” approvato dal Consiglio dei Ministri. «Le nostre imprese sono serie e operano in correttezza. Non possono venire penalizzate da pochi che si comportano fuori dalle leggi».
«Giusto l’obiettivo di contrastare le frodi» sottolinea Felici «ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato. E per fortuna che doveva essere un Decreto Sostegni! La ripresa in atto è decisamente trainata dalle costruzioni che diventano tassello fondamentale per la sostenibilità del debito pubblico».
In Piemonte il Sistema Casa offre lavoro a oltre 81.422 imprese (oltre la metà riguardano l’edilizia) di cui il 48,9% artigiane (39.800 realtà), che impiegano oltre 170mila addetti. In base agli ultimi dati della Camera di Commercio, nel 2021 in Piemonte sono nate 24.958 nuove aziende edili. Il balzo è del +19,2% rispetto al 2020. Secondo il report dell’Enea e del Ministero per la Transizione ecologica in Piemonte al 31 agosto 2021 sono 2.369 edifici e ammontano a 369,9 milioni di euro gli investimenti ammessi a detrazione.
«Ormai passiamo più tempo a intercettare e capire le nuove regole» commenta Enzo Tanino, presidente di Confartigianato Piemonte edilizia «a districarci nella burocrazia e a spiegare le novità ai clienti rispetto ad aprire cantieri, riqualificare immobili, far lavorare le imprese. Siamo molto preoccupati per l’ennesimo cambio di rotta del Governo su bonus casa e Superbonus tracciata nella bozza del decreto».
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