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Fabiana Dadone (Ministro per la PA): «L’Agenda per la Semplificazione 2020-2023 terrà conto della tutela ambientale e delle energie rinnovabili»

Pubblichiamo il testo del saluto del ministro per la Pa, Fabiana Dadone, all’evento “La semplificazione amministrativa legata alla frontiera dell’innovazione tecnologica nel settore eolico”, organizzato da Anev, con spunti di novità sull’Agenda per la Semplificazione 2020-2023.

Come sapete, la svolta green rappresenta forse il principale e più qualificante impegno dell’azione del Governo, nell’ottica di un rilancio dopo la pandemia che ci consenta di riconvertire il modello di sviluppo per tornare a una crescita robusta, sostenibile e di qualità.

La spinta sulle fonti rinnovabili è una tessera cruciale nel mosaico di azioni necessarie alla transizione ecologica che, a sua volta, rappresenta anche la prima voce di spesa per le risorse che arriveranno con il Recovery fund.
Il Governo sta facendo il massimo per consentire al Paese di utilizzare al meglio quei fondi e di mettere a terra gli investimenti, con progetti seri e incisivi.

Nel frattempo, con il decreto Semplificazioni, abbiamo iniziato a togliere ruggine alla macchina dello Stato e un’ampia parte del provvedimento è stata proprio dedicata alla creazione di una disciplina specifica per la valutazione ambientale dei progetti di competenza statale, necessari per l’attuazione del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. Abbiamo inoltre iniziato a razionalizzare i procedimenti amministrativi per la realizzazione degli impianti a fonti rinnovabili. 

Tuttavia, semplificare è difficile, consentitemi il paradosso. Il decreto Semplificazioni ha rappresentato un primo passo rilevante, ma naturalmente non basta. La semplificazione è una pratica certosina, faticosa, quotidiana che si fa agendo con il bisturi sulle singole procedure.

Ecco perché, sempre attraverso il decreto Semplificazioni, abbiamo previsto l’Agenda per la semplificazione 2020-2023 che prevede un dialogo e una collaborazione stretta con tutti i livelli di governo e con gli stakeholder di settore. Dunque, anche la vostra associazione potrà dare un contributo certamente importante al rilancio del Paese.

Sappiamo, per esempio, che alle Regioni fa capo la stragrande maggioranza delle autorizzazioni del settore rinnovabili e in campo ambientale. Il Green New Deal rappresenta un fondamentale driver di sviluppo e trasformazione industriale. E il Recovery Plan dovrà interpretarlo e declinarlo nel nostro Paese come una grande opportunità per rilanciare una crescita stabile e sostenibile.   

Semplificare non significa però abbassare in alcun modo i livelli di tutela dell’ambiente; al contrario, produce l’effetto virtuoso di accelerare gli investimenti e le opere funzionali allo sviluppo sostenibile, in un quadro certo e trasparente di regole. 

Accanto ai tradizionali interventi di semplificazione e coordinamento dei tempi, una grande opportunità di sviluppo è rappresentata dal tema dell’economia circolare, che impone di ripensare all’ambiente non solo come occasione di profitto, ma come ambito di sperimentazione per la messa a punto di nuovi modelli di sostenibilità.

Tra gli obiettivi di fondo dell’Agenda non manca l’attuazione condivisa con le Regioni di una disciplina specifica per la valutazione ambientale dei progetti di competenza statale necessari per l’attuazione del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. E non dimentichiamo lasemplificazione e razionalizzazione dei procedimenti amministrativi per la realizzazione degli impianti a fonti rinnovabili.       

Voglio citare poi l’introduzione di meccanismi acceleratori per il potenziamento o la ricostruzione di impianti obsoleti, le semplificazioni sulle infrastrutture di rete, lo snellimento dei tempi della VIA regionale e autorizzazioni più rapide per gli impianti di fonti rinnovabili.       

Lavoreremo anche alla standardizzazione delle procedure, con regimi uniformi a livello nazionale, e arriveremo a una modulistica unificata e omogenea sul territorio, come già avviene per altri settori.

In particolare, puntiamo a una modulistica che sia interamente trasposta in form online. Questo perché uno dei primi problemi di chi fa impresa nel nostro Paese è trovarsi di fronte a incertezza, difformità sul territorio e spesso anche a una sproporzione dei regimi amministrativi.

Stiamo poi agendo per eliminare le autorizzazioni non indispensabili, sveltire i tempi, stabilire i procedimenti per i quali è possibile adottare un’autorizzazione generale ed eliminare il fenomeno del “gold plating”, ossia della regolazione esorbitante rispetto ai minimi richiesti dalla normativa europea.     

Sono obiettivi sui quali contiamo di arrivare a risultati concreti già nei primi mesi dell’anno prossimo e poi via via durante tutto il 2021. 
Come vedete, fervono i lavori nel cantiere di una Pa semplice e di qualità, più green e orientata agli interessi di cittadini e imprese.  

I vostri contributi, anche quelli della giornata di oggi, saranno sicuramente oggetto di riflessione e approfondimento nell’impegno che mettiamo in campo per rendere sempre migliore la nostra Pubblica amministrazione.

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