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Entopan e Azimut insieme per la realizzazione di “Harmonic Innovation Hub”, ecosistema per l’innovazione a servizio del Mezzogiorno

La realizzazione di “Harmonic Innovation Hub”, un ecosistema per l’innovazione che si porrà al servizio dell’Italia meridionale e dell’intera area mediterranea per il quale è previsto uno sviluppo di un network operativo, in cui potranno interagire stabilmente 50 grandi player nazionali e internazionali, 100 tra start-up innovative, spin-off universitari e Pmi, 200 ricercatori, innovation manager e 40 centri di competenza, espressione di aree geografiche equamente distribuite dentro e fuori il Mediterraneo.

È quanto previsto nella lettera di intenti che Entopan – Smart Networks & Strategies, con il coinvolgimento come technical main partner di 2Effe Holding del Gruppo Ferraro, ha sottoscritto con Azimut Libera Impresa Sgr. Lo annuncia una nota. L’avvio dei lavori è previsto per la fine dell’anno, l’apertura per il primo semestre 2023. L’hub sorgerà poco distante dal polo universitario e dall’area industriale di Catanzaro, a 10 minuti dallo snodo intermodale di Lamezia Terme.

L’Harmonic Innovation Hub riserverà inoltre per i professionisti più attenti ai temi dell’innovazione circa 200 postazioni a condizioni agevolate tramite la definizione di specifici accordi con gli Ordini e le Casse professionali di riferimento, investitori del Fondo Infrastrutture per la Crescita. Il closing dell’operazione, condizionato, fra le altre, alla positiva conclusione delle attività di progettazione e di due diligence in corso, è previsto per questa estate.

Il progetto prevede la realizzazione di un campus dedicato all’innovazione che integrerà Academy, Business Incubator, Co-working e Co-housing. Una struttura all’avanguardia con una superficie di oltre 20mila mq, che verrà realizzata perfezionando l’acquisizione già vincolata da contratto preliminare di una struttura di proprietà di Central Sicaf S.p.A. Attraverso un radicale ed esteso intervento di recupero, riadattamento e rifunzionalizzazione nascerà un luogo iconico rappresentativo dei principi dell’economia circolare e sociale, il cui concept architettonico è stato sviluppato da Progetto Cmr di Massimo Roj, archistar e autore di interventi di grande rilievo in tutto il mondo.

«L’Harmonic Innovation Hub è un progetto ad alto tasso di contaminazione creativa e tecnologica, fortemente orientato alla costruzione di bene comune e capitale sociale nell’epoca della Super Smart Society 5.0 all’interno del quale, attraverso la piena implementazione del nuovo paradigma dell’Innovazione Armonica, si potrà favorire stabilmente il dialogo tra mondi e discipline diverse, perseguendo una sintesi efficace e proficua tra ricerca scientifica, tecnologica, sociale e morale» ha affermato Francesco Cicione, founder e Presidente di Entopan.

«Come Entopan – prosegue -abbiamo lavorato in questa prospettiva con impegno e determinazione, affrontando difficoltà e sacrifici, mossi dal desiderio di realizzare qualcosa di buono, utile e di interesse generale. Oggi siamo felici e grati che questa nostra intuizione si avvii a diventare patrimonio di una compagine sociale molto più ampia, solida e qualificata che, insieme a noi e meglio di noi, potrà sviluppare e far crescere questo seme di futuro».

Oltre alla struttura fisica, l’Harmonic Innovation Hub si svilupperà anche attraverso il sistema delle competenze, ovvero un network arricchito dall’integrazione tra partnership con i principali player nazionali ed internazionali di settore con strumenti in house già operativi tra cui: l’incubatore/acceleratore certificato ed hub di open innovation (Entopan Innovation), un system integrator (WebGenesys), una academy (Oasi – Oltre Advanced School of Innovation). Completerà il progetto il sistema finanziario composto da un network di investitori istituzionali a supporto delle Pmi e delle Start-Up innovative dell’ecosistema.

Tale impostazione è risultata essere pienamente coerente (ed in anticipo) rispetto agli obiettivi strategici ed operativi previsti nel Programma Next Generation Eu e nel Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (Pnrr).

«Il nostro fondo si focalizza sugli investimenti in infrastrutture sociali in grado di generare un impatto positivo sull’economia, sull’ambiente e sulla società locale», ha affermato Andrea Cornetti, Amministratore Delegato Real Estate e Infrastrutture di Azimut Libera Impresa Sgr. «Riconosciamo nel progetto Harmonic Innovation Hub tutte le caratteristiche utili per perseguire il duplice obiettivo di sostenibilità e di ritorni finanziari per i nostri investitori che ci siamo posti quando nel 2020 abbiamo lanciato questo strumento innovativo per il mercato italiano, per questo stiamo avviando gli approfondimenti necessari», ha aggiunto.

«Il dialogo con il Fondo Infrastrutture per la Crescita di Azimut Libera Impresa – si legge nella nota – giunge in un momento cruciale del progetto avviato e promosso negli anni da Entopan, che oggi, vista  a rilevanza assunta, si sta evolvendo e consolidando attraverso la costituzione della nuova Holding Harmonic Innovation Group che subentrerà nella piena titolarità dell’iniziativa, arricchendone la governance mediante il coinvolgimento di ulteriori autorevoli soci tra cui Santo Versace (uno dei più illustri imprenditori italiani nel mondo) e Genesy Group (uno dei più importanti e dinamici system   integrator del sud Italia)».

«In forme diverse, continueranno ad essere partner esterni del progetto Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Symbola, NeXt Nuova Economia, Banca Etica, Sefea Sgr, Fondazione Fiorentino Scoppa, Gruppo Rubbettino, Pactum Italia e The Techshop, sotto la supervisione scientifica del A Colorni-Hirschmann International Institute e delle Università Calabresi mediante alcuni loro specifici Dipartimenti: un network che, da sempre, ha condiviso ed accompagnato il cammino che ha condotto, negli anni, a questo importante risultato, con l’obiettivo di sostenere un progetto capace di avviare processi territoriali trasformativi e a forte impatto socio-economico».

«L’intero progetto – conclude la nota di Entopan – è stato finora sostenuto solo da investimenti privati con l’obiettivo di testimoniare che, anche in territori fragili, l’iniziativa privata può farsi carico di produrre autonomamente valore collettivo. Per lo sviluppo dello scale-up delle attività operative è in corso di definizione un ulteriore intervento anche mediante il coinvolgimento di altri Fondi di Investimento Nazionali ed Internazionali. Per l’attuazione dell’intero intervento, nonostante non sia previsto il ricorso alla finanza pubblica, sarà comunque stipulato un protocollo di legalità».

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