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Emanuele Fontani (AD Sogin): «Sul deposito nazionale di rifiuti radioattivi è importante instaurare un dialogo costruttivo»

«Ci sarà o non ci sarà accettazione? È sicuramente un aspetto complicato. Quello che noi oggi dobbiamo fare è essere al massimo trasparenti spiegando che cos’è il deposito nazionale. Che è sicuramente un’infrastruttura che serve, sicuramente è un’infrastruttura che ha meno problemi di tante altre». Lo afferma l’Amministratore Delegato della Sogin, Emanuele Fontani, in audizione in commissione Ecomafie parlando dell’area per il deposito nazionale di rifiuti radioattivi.

«Dove si arriverà in futuro – osserva – se l’anno prossimo si arriverà all’individuazione o all’imposizione dall’alto è molto legato,  probabilmente, a quanto il dialogo con le popolazioni sia di tipo costruttivo o sia solo un dialogo oppositivo».

«Noi stiamo facendo di tutto per dare la nostra maggiore disponibilità a chiunque voglia parlare con noi, sia soggetti che dicono ‘lo voglio sapere perché mi interessa’ sia quelli che dicono ‘non ne voglio assolutamente sentire parlare ma ti voglio semplicemente dire che qui da noi non ci va per questo motivo’».

«Noi rispondiamo e siamo disponibili anche a vedere» qual è il motivo, ma «magari quel motivo non è effettivamente corretto». Però «rispettiamo la scelta del territorio che dice ‘no’ al deposito nazionale, o meglio rispettiamo la scelta di chi non dice, dal momento che il processo prevede al momento un’autocandidatura, e quindi a questo ci dovremmo attenere».

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