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Luigi Di Maio (ministro degli Esteri): «Così attiriamo investimenti di qualità e aiutiamo l’Italia a ripartire»

«Nel Mezzogiorno restano troppi vincoli all’utilizzo degli stanziamenti: le imprese del Sud che richiedono i nostri incentivi sono in media appena il 10% del totale nazionale. E questo è un dato non più tollerabile». Lo dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo a Nola a un convegno sull’internazionalizzazione delle imprese.

Illustrando i nuovi strumenti a sostegno delle imprese che intendano affacciarsi sui mercati esteri, spiega che l’impegno della Farnesina «intende offrire agli operatori italiani, specie quelli del Sud, nuovi strumenti per facilitare l’accesso ai sostegni disponibili».

«L’altra direttrice di fondo che ha ispirato la nostra azione» aggiunge parlando a una platea di imprenditori «è stata quella del rafforzamento della dotazione finanziaria delle Pmi esportatrici, in particolare grazie alla finanza agevolata». E il ministro sottolinea come nell’ultimo anno la dotazione finanziaria del Fondo 394/81 sia cresciuta notevolmente: 2,5 miliardi di euro di risorse rotative con l’aggiunta di 1,3 miliardi a fondo perduto.«Abbiamo riscontrato un tale successo» dice Di Maio «da dover interrompere i finanziamenti per eccesso di domande lo scorso anno».

«Nelle prossime settimane, anche in vista della nuova Legge di Bilancio» annuncia «il nostro obiettivo è quello di rendere permanenti e strutturali le politiche per rafforzare il posizionamento della nostra imprenditoria sui mercati esteri, lavorando attorno all’idea di garantire un adeguato stanziamento pluriennale».

L’obiettivo finale della Farnesina è «definire una strategia nazionale di medio-lungo periodo per attrarre investimenti di qualità in settori considerati prioritari per il nostro Paese nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Come l’industria 4.0, farmaceutica e scienze della vita, aerospazio, industria automobilistica, energie rinnovabili e infrastrutture digitali», conclude.

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