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Luigi De Mossi (sindaco Siena): «No a svendite e macelleria sociale, Draghi intervenga»

Luigi De Mossi, sindaco di Siena, non ha dubbi rispetto al posizione da prendere nel caso Monte dei Paschi di Siena e chiede al premier, Mario Draghi, di «mettere mano» al dossier della banca per trovare una soluzione «ragionevole», che metta nuovamente «la politica al centro».

«Non vogliamo una macelleria sociale. Si parla di soluzioni tecniche, ma questa è una partita sociale e politica, non una partita tecnica. Non riguarda solo Siena, ma anche l’Italia e l’Europa. Sono sicuro che una persona straordinaria come Draghi dovrà metterci mano», sottolinea in conferenza stampa.

E ancora, «interessa il futuro. È vero che il mondo bancario sta subendo e ha subito una trasformazione simile a quella della grande industria. Tra questo e rottamare tutto quello che non ci fa più comodo non è accettabile. Vogliamo una soluzione ragionevole, tecnicamente ragionevole, che riporti la politica al centro», spiega il sindaco, che chiederà un’interlocuzione al Governo. «Non è escluso che farò un consiglio comunale monotematico a settembre con istituzioni e parlamentari».

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