«La pandemia ci ha ricordato che in casi estremi occorre soccorrere tutti coloro che si trovano in difficoltà. E abbiamo scoperto che, col tempo, molti dei nostri sistemi di sicurezza, che avevamo concepiti come universalistici, in effetti si sono rilevati incapaci di coprire tutti». Scrive così Innocenzo Cipolletta, presidente Confindustria Cultura e presidente comitato editoriale di InPiù.net.
«È così che la Cig non è riuscita a raggiungere tutti i lavoratori che perdevano reddito ed occupazione, la sanità non ha coperto tutti allo stesso modo ma solo quelli che avevano un sistema integrativo, la scuola ha presentato diversità importanti», prosegue nel suo intervento per InPiù.net.
«Per recuperare universalità di prestazioni è necessario coniugare un approccio fiscale e non contributivo che esclude alcune categorie. Ma occorre anche aprirsi a uno schema di carattere assicurativo, agevolato fiscalmente e reso obbligatorio per spalmare su tutti i soggetti i rischi e renderli perciò sostenibili. Anche di questo bisognerebbe parlare per rendere il paese veramente resiliente», conclude.