Quando finirà? Se lo chiede la giornalista dell’Atlantic, Sarah Zhang, che si occupa generalmente di scienze e salute e pochi giorni fa. Una domanda che, secondo scrive Claudio Cerasa, meriterebbe di essere esaminata anche in Italia. Zhang fa riferimento alla lenta transizione dalla pandemia all’endemia, ma dire quando finirà la pandemia è un esercizio molto complicato.

Più facile dire invece quali sono i profili degli utili idioti che con il loro lavoro quotidiano tendono a fare tutto o quasi per non accorciare i tempi della pandemia, e tra questi profili si potrebbero identificare, senza fare nomi, almeno tre tipologie.

La prima tipologia è quella del cialtrone collettivo che di fronte all’aumento dei contagi piuttosto che dire “ehi, è il momento della prudenza, è il momento di non fare stupidaggini, è il momento di fare di più” tende con giubilo a utilizzare questi dati per dimostrare che i vaccini non funzionano come dovrebbero (falso) e che i green pass non aiutano a essere più protetti (fake).

La seconda tipologia da monitorare con attenzione è quella di chi osserva la Gran Bretagna (che ha sostanzialmente azzerato le regole contro il Covid 19) come la nuova patria della libertà (su 68 milioni, ci sono circa 160 morti al giorno) senza rendersi conto che i nemici della libertà non sono le regole anti Covid 19 ma è il Covid 19.

La terza tipologia da scrutare con preoccupazione è quella dei politici (indovinate quali) che di fronte alle manifestazioni contro il green pass piuttosto che invitare i propri elettori a vaccinarsi (più vaccini uguale meno contagi, meno contagi uguale meno varianti, meno varianti uguale più libertà) decidono di schierarsi a difesa della libertà di essere non solo “no green pass” ma anche “free vax”.

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