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Carlo Cimbri (presidente Unipol): «Il calo della natalità sia al centro delle politiche di investimento»

La natalità è un nodo problematico per «tutte le democrazie avanzate», per questo Carlo Cimbri, presidente di Unipol sostiene «debba essere al centro delle politiche di investimento dell’Europa, e soprattutto dell’Italia». Lo ha evidenziato in occasione del Welfare Italia Forum durante il quale è stato presentato il rapporto 2022 sulla spesa pubblica italiana nel welfare (pensioni, sanità, politiche sociali e istruzione).

Tra le proposte del think tank, nato grazie da un progetto di Unipol in collaborazione con The European House Ambrosetti, c’è anche quello di inserire la natalità nella tassonomia europea che individua gli investimenti definiti sostenibili. «I numeri presentati sia dal rapporto di Welfare Italia sia dal presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, sono eloquenti» ha aggiunto Cimbri «Il nostro è un inverno demografico o addirittura un inferno demografico guardando alla proiezione della demografia del nostro Paese nel futuro.

«È questo uno dei temi principali, guardando a una politica di lungo termine, per assicurare o tornare ad assicurare un livello di welfare come la mia generazione e quelle che ci hanno preceduto sono state abituate a ricevere. Senza popolazione attiva non è sostenibile il nostro livello di welfare né a livello di spesa pensionistica né di assistenza sanitaria e politiche sociali. L’altro tema è che abbiamo molte persone che emigrano in Italia e non rientrano: il nostro deve tornare a essere un Paese attrattivo per le scelte di lavoro e di vita».

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