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Annamaria Furlan (segretaria Cisl): «Se ne esce se tutti remiamo nella stessa direzione. Serve concordia nazionale»

«Sarebbe disastroso in un momento così delicato se oltre alla paura di ammalarsi ci fosse anche il timore di essere licenziati». Così la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, in un’intervista su La Stampa.

«La settimana scorsa abbiamo incontrato i ministri Catalfo e Gualtieri senza raggiungere un accordo, domani vedremo il presidente del Consiglio e io conto moltissimo sulla capacità che Conte ha dimostrato nel tenere insieme le esigenze del mondo del lavoro»

La Furlan sottolinea la necessità di seppellire l’ascia di guerra politica e concentrarsi esclusivamente sulla gestione di questa delicata fase. «Non sono più accettabili le tensioni a cui quotidianamente dobbiamo assistere dentro il governo, tra la maggioranza e l’opposizione e i diversi livelli istituzionali con uno scaricabarile che davanti alla malattia è veramente insopportabile. Oggi è il momento della responsabilità». 

Il clima nel Paese è rovente. Una preoccupazione palpabile nelle principali piazze italiane, protagoniste di scontri negli ultimi giorni. «C’è tanta preoccupazione tra le persone, è per questo che abbiamo chiesto al premier Conte di convocare le parti sociali e definire insieme una strategia di intervento per affrontare la pandemia. Ha ragione il nostro presidente Mattarella: occorre unità, concordia nazionale, coesione. Se ne esce se tutti remiamo nella stessa direzione: governo, Regioni, parti sociali»

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