«C’è la necessità che sul Recovery, su questo piano d’intervento così importante per il futuro dell’Italia e del Piemonte, le Regioni vengano non ascoltate ma coinvolte». Lo ha detto il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a margine della presentazione del progetto Next To.
«Con il governo precedente, uno dei problemi gravi che noi avevamo avuto era che non c’era nessun tipo di interlocuzione, tanto che noi a dicembre abbiamo mandato come Regioni alla Conferenza un piano da noi redatto per rivendicare che il governo ci ascoltasse».
«Conoscendo il Presidente del Consiglio incaricato Draghi, per i tanti anni che ho lavorato a Bruxelles, conto che non calerà dall’alto le previsioni del Recovery ma lo farà in modo concordato con i territori, perché i padroni di un luogo sono quelli che ci vivono».
Per il Governatore del Piemonte «queste risorse devono essere, infatti, accompagnate da due condizioni: che la lista della spesa la si concordi, gli interventi si concordano, e si facciano delle regole straordinarie. I soldi bisogna spenderli bene e in fretta. Quindi, insieme a questi investimenti, mi attendo regole straordinarie, che non devono fare venire meno il controllo, la trasparenza, la legalità ma allo stesso tempo – ha concluso- ci sia anche la speditezza».
