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Boom di abbonati per Netflix durante il lockdown, ora la domanda rallenta

Tutti chiusi in casa per il confinamento? Un ‘assist’ per Netflix che conferma di essere una delle realtà ad aver beneficiato maggiormente delle misure di lockdown. La società ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un aumento dei nuovi abbonati superiore alle attese. Nello specifico, il gigante dello streaming a pagamento ha aggiunto 10,1 milioni di nuovi utenti nel secondo trimestre, superando le stime fornite dalla società all’inizio dell’anno a quota 7,5 mln.
Il risultato evidenzia comunque un rallentamento rispetto alla performance del primo trimestre, quando la piattaforma aveva registrato 16 milioni di nuovi sottoscrittori, in un momento in cui le economie si apprestavano a chiudere per contenere la diffusione della pandemia di Covid-19.
A livello geografico gli abbonati sono risultati pari a 2,8 milioni nella regione che comprende l’Europa e il Medio Oriente, 1,8 milioni in America Latina e 2,7 mln in Asia. Negli Usa e in Canada, il numero dei nuovi utenti si è attestato invece a oltre 2,9 milioni a fronte dei +2,3 mln dei primi tre mesi del 2020.
Per quanto riguarda i risultati finanziari, la società ha generato un fatturato di 6,15 miliardi di dollari nel secondo trimestre, in aumento rispetto ai 4,92 mld usd dello stesso periodo dello scorso anno, battendo le attese degli analisti a 6,08 mld usd. Anche l’utile ha evidenziato un incremento, attestandosi a 720 milioni di dollari, ovvero 1,59 usd ad azione, rispetto ai 271 mln usd (60 centesimi ad azione) del 2019, mancando le stime del consenso sull’Eps a 1,82 dollari ad azione. Nel complesso la società californiana ha chiuso il secondo trimestre con un totale di 192,9 milioni di abbonati a livello mondiale, una cifra superiore ai 182,9 milioni di utenti del primo trimestre dell’anno e ai 151,6 mln del 2019.
La piattaforma streaming ha beneficiato dell’aumento della domanda di show televisivi, film e altre forme di contenuti che possono essere trasmessi online in casa, mentre sempre più consumatori sono stati costretti a modificare le proprie abitudini quotidiane a seguito della diffusione della pandemia.
A deludere sono state, invece, le previsioni per la seconda metà del 2020. Netflix ha infatti messo in guardia che la “crescita sta rallentando”, prevedendo 2,5 milioni di nuovi sottoscrittori nel terzo trimestre, un numero nettamente inferiore ai 6,8 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Dopo la notizia il titolo, che è stato uno dei migliori performer dell’S&P500, guadagnando il 63% dall’inizio dell’anno, ha perso il 10% nelle contrattazioni after-hours.
Netflix ha aggiunto poi che non si aspetta significativi ritardi nella pianificazione della produzione per il 2020, nonostante il caos creato dalla pandemia nel settore dell’intrattenimento. Nel dettaglio, la società ha riferito di realizzare i propri contenuti con largo anticipo rispetto alle tradizionali emittenti rivali e che non prevede alcun rallentamento fino al 2021. Al contrario la piattaforma ha anticipato che il numero dei nuovi contenuti originali del 2021 sarà ancora superiore a quello del 2020.
Nel corso della presentazione dei dati trimestrali, il colosso dello streaming ha annunciato una serie di cambiamenti a livello dirigenziale. Tra questi il più rilevante è la nomina dell’attuale Chief Content Officer Ted Sarandos come co-Ceo della società al fianco dell’amministratore delegato Reed Hastings, garantendogli anche un seggio all’interno nel consiglio di amministrazione.

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