Il Mef ha fornito la stima preliminare sul fabbisogno, in peggioramento di oltre 20 miliardi a giugno.
Secondo il ministero dell’Economia e delle Finanze, il tracollo-record del fabbisogno del settore statale è dovuto in gran parte alla “forte contrazione degli incassi fiscali”, a sua volta frutto dell’epidemia economica, causata dal coronavirus. Sul calo delle entrate, inoltre, “ha inciso il prorogarsi delle sospensioni dei versamenti tributari e contributivi disposti dai provvedimenti legislativi emanati al fine di contenere l’emergenza Covid-19”. Dal lato della spesa si segnalano i maggiori prelievi dell’Inps per l’erogazione delle prestazioni previste dai provvedimenti normativi emanati al fine di sostenere i redditi colpiti dall’emergenza epidemiologica e i contributi a fondo perduto da parte dell’Agenzia delle Entrate alle imprese e ai lavoratori autonomi individuati dal “Decreto Rilancio”. La nota positiva è che la spesa per interessi sui titoli di Stato presenta una riduzione di circa 400 milioni.








