Se si accede ai fondi del Mes in modo tecnico, non c’è ragione per cui si debba temere un rialzo dei rendimenti. Massimo Bordignon, direttore del dipartimento di Economia e Finanza dell’Università Cattolica di Milano e membro dello European Fiscal Board, critica la propensione a vedere un problema in quella che può essere un’opportunità. Secondo Bordignon, “il dibattito che si è sviluppato in Italia sull’opportunità di utilizzare o meno le linee di credito del Mes per la spesa sanitaria è andato ben oltre i confini della “razionalità” e il timore che la richiesta di accedere alle linee di credito possa attirare sul nostro Paese lo ‘stigma’ dei mercati non ha senso. Durante una videoconferenza stampa a Bruxelles, Bordignon ha rimarcato il concetto: “Nello European Fiscal Board non abbiamo discusso di questo argomento. La mia opinione è che bisogna ritenere che i mercati finanziari siano particolarmente ingenui per pensare che abbiano bisogno che l’Italia usufruisca del Mes, per rendersi conto delle precarie condizioni dei conti pubblici nel nostro Paese. I rendimenti dell’Italia sui titoli a dieci anni, ora intorno all’1,33%, sono già ben superiori a quelli di tutti gli altri Paesi della zona euro, Grecia inclusa (1,16%), segno di un rischio Paese già scontato nei tassi. Personalmente – ha continuato Bordignon – non vedo come un problema il fatto che chiedere di utilizzare le linee di credito del Mes possa comportare uno ‘stigma’ per il nostro Paese. Il fatto che la Grecia abbia un rendimento sul decennale inferiore rispetto all’Italia – ha spiegato poi il membro dello European Fiscal Board – è dovuto al fatto che la maggior parte del debito greco è in mano a istituzioni pubbliche, è una storia completamente diversa”.
Mateusz Szczurek, già ministro delle Finanze polacco, professore all’Università di Varsavia e membro del board dell’Efb, ricorda che sono divampate le stesse discussioni in Polonia durante la crisi precedente. “Avevamo esattamente lo stesso dilemma, quando valutavamo l’accesso alle linee di credito flessibili del Mes, che erano all’epoca vendute molto attentamente ai mercati, nel 2010, come un club, per evitare lo stigma – da detto Szczurek – non abbiamo mai attinto alle linee di credito, ma il solo effetto è stato positivo. Penso che la questione dello stigma sia sopravvalutata. Lo abbiamo visto per altri Paesi che hanno avuto accesso ai fondi: se lo si fa in modo tecnico, non c’è ragione per cui si debba tradurre in un rialzo dei rendimenti. A meno che la condizionalità non sia estrema, cosa che non è in questa situazione”, ha concluso l’ex ministro delle Finanze della Polonia.








