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Paolo Savona (presidente Consob): «Serve unità di indirizzo per le azioni Ue»

Tante iniziative in ordine sparso, una mobilitazione anti crisi che non trova la sintesi giusta nel Paese. Il presidente della Consob, Paolo Savona, sottolinea la necessità di un’unità di indirizzo in relazione alle azione messe in campo dall’Europa per governare la congiuntura post emergenza Covid-19. “C’è un serio problema di prendere in considerazione in modo unitario l’immensa massa di iniziative che l’Europa sta prendendo e che dovrebbero essere portate più precisamente al servizio del Paese”, ha dichiarato Savona, nel corso di un’audizione alle Commissioni Ambiente e Politiche Ue, nell’ambito dell’esame congiunto del “Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un’Unione più ambiziosa”. “La mia valutazione – ha proseguito il presidente della Consob – è che l’unità di indirizzo dei rapporti con l’Unione europea dovrebbe passare da un dipartimento Ciae (Comitato interministeriale per gli affari europei) capace di elaborare gli effetti micro e macro delle 213 iniziative, fornendo una sintesi. Si tratta di un passaggio a mio avviso importante perché la Germania ha 800 persone che si interessano di unità di indirizzo, la Francia 600”. In altri Paesi esiste quindi un nucleo che “deve seguire questa imponente legislazione”.

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