A parlare รจ Massimo Romeo Piparo, regista, produttore, direttore del Teatro Sistina di Roma e ย ideatore delll’Atip, la neonata Associazione Teatri Italiani ย Privati, che come nucleo fondatore raccoglie 14 grandi sale ย sopra i 700 posti in tutta Italia. Suo l’allarme in questa fase ancora di emergenza sanitaria. “Dire che il 15 giugno si riaprono teatri e cinema รจ non sapere realmente che mestiere facciamo. Sto facendo l’inventario per capire cosa non uscirร mai piรนย di qui – ha detto all’Ansa Piparo – perchรฉ da questa crisi non si riparte, non a breve. E ancora piรน preoccupante – ha continuato – รจ che dalle indicazioni che abbiamo ricevuto per la ripartenza รจย venuto fuori nettamente che non si sa che mestiere facciamo e come lo facciamo. Quindi รจ utile che qualcuno ci ascolti, perchรฉย possiamo dare una mano a non far morire tutto il settore ย dell’intrattenimento dal vivo privato”. ย ย
“Noi siamo un altro mondo rispetto alle Fondazioni lirico sinfoniche o ai teatri pubblici – ha continuato Piparo – Abbiamo ben altri e alti rischi. Un teatro con finanziamento pubblico puรฒ permettersi sale vuote e chiusure. Noi e tutti i lavoratori del comparto viviamo sui biglietti venduti. Il rischio รจ veder sparire tutto il settore”. ย ย
Poi sulle restrizioni sanitarie. “Si parla del contingentamento della platea. E sul palco che succede? – ย si chiede Piparo – chi ha scritto quelle indicazioni non sa che i nostri tecnici devono spesso essere in due per issare un fondale o muovere un girevole. E gli attori? Se per uno spettatore si deve ย garantire un metro di spazio, un attore che ‘spinge’ la voce e il fiato quanto dovrebbe avere? Facciamo tutti monologhi? E i danzatori, si devono respingere come calamite? Oltre ai costi da ย sostenere, siamo poi sicuri che le 200 persone che ci concedono in platea verranno? Andare a teatro dovrebbe essere un piacere – ha continuato – capiamo che il Comitato tecnico scientifico deve occuparsi di mille cose, ma dire che il 15 giugno si riapre รจ essere inconsistenti. Per questo dico: incontrateci”. ย ย
LE RICHIESTE DELL’ATIP
Poter conoscere nel ย dettaglio i criteri di divisione del Fondo emergenze spettacolo e cinema. Poi il prolungamento di strumenti come la Cassa Integrazione in deroga/ Fondo incremento salariale almeno fino alla fine delle restrizioni; credito d’imposta sugli affitti ย fino fine anno e abolizione dell’Imu per i mesi senza attivitร .ย Inoltre, come giร per l’automotive e biciclette, l’estensione dell’Art Bonus al teatro privato e la defiscalizzazione dei biglietti acquistati per cultura e intrattenimento dal vivo per tutto il 2021. E soprattutto, l’estensione del tax credit a spettacolo dal vivo e teatri privati.
“Altrimenti – avverte Piparo – si ย va verso il licenziamento di migliaia e migliaia di lavoratori ย tra comparto e indotto. Per noi la fase 2 non esiste. Bisogna giร pensare alle fasi ย 3 e 4. Da produttore sono pronto a partire anche domani, ma come direttore chiudo il Sistina fino a che ย l’emergenza non รจ passata – ha concluso Piparo – sarร febbraio o marzo 2021? In Olanda e Inghilterra, dove lo spettacolo dal vivo รจ considerato un’industria, non si raccontano storie e hanno fissato quel ย termine per ripartire. Qui, faccio di tutto, tengo ‘vivi’ gli ย impianti, anticipo la cassa integrazione, ma non mi lancio nel vuoto prima”.








