Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Francesca Cappelletti (direttrice Galleria Borghese): «Non ci sono barriere nell’arte, per questo riportiamo la musica nelle sale della Galleria»

La musica nelle sale dei palazzi, per tornare agli antichi fasti. Una delle sfide della nuova direttrice della Galleria Borghese a Roma, Francesca Cappelletti, è questa. Il suo mandato è partito infatti ospitando nei suoi saloni l’orchestra del teatro dell’Opera di Roma, diretta dal maestro Daniele Gatti e l’étoile Eleonora Abbagnato, in un viaggio musicale e coreografico che parte dal barocco di Händel e Vivaldi, passando da Paisiello e Mozart, fino ad arrivare al neoclassicismo di Stravinskij, e che sarà trasmesso dai canali Rai. A spiegarlo è lei stessa, ai microfoni di Adnkronos.

«Grazie a questi progetti musicali riportiamo in auge il clima artistico e culturale di un’epoca, tra Rinascimento e Barocco, con committenze non soltanto a grandi pittori e scultori, ma anche a compositori illustri. In fondo l’opera d’arte all’interno delle corti e dei palazzi italiani, era solo un pretesto per la conversazione, una “pratica” sociale, suggerita anche in molti trattati, che doveva tener desta la riflessione, il confronto, il dialogo, tra i capolavori del passato, per esempio, e quelli della modernità, come le sculture del Canova».

Proprio lì tra i satiri danzanti di marmo, Apollo con la lira, i pastori giorgioneschi con i loro strumenti, le eroine di Gian Lorenzo Bernini afferrate dagli dei che le inseguono, non c’è barriera per l’arte, qualunque essa sia. «Non ci sono barriere fra le arti figurative, le arti performative, la musica e di questo Gian Lorenzo Bernini, nume tutelare della Galleria e forse anche dell’iniziativa, scultore, pittore, architetto, scenografo, commediografo e attore sarebbe stato felice».

Quei palazzi che erano spesso luoghi dell’intrattenimento musicale con spazi creati appositamente per le occasioni ufficiali o teatri costruiti all’interno delle dimore nobiliari. In questo la Galleria Borghese cerca di somigliare e durante la pandemia ha realizzato sui social contenuti audiovisivi online e prodotti visitatissimi dal pubblico, come le “Conversazioni con gli scrittori”, realizzate in tandem con Flaminia Patrizi Montoro. Ma sono i mesi prossimi ad essere ricchi di progetti. «Ci piacerebbe cominciare a lavorare con giovani artisti e con le Accademie – ha detto – c’è poi un progetto dedicato a papa Paolo V Borghese, in collaborazione con une delle sue discendenti Alessandra, in programma nelle sale della Galleria il prossimo ottobre, legato al recupero, negli archivi, di antiche committenze e manoscritti musicali, ai rapporti tra gli altri principi Borghese, Scipione e Giovanni Battista, con i compositori dell’epoca».

E nelle celebrazioni dei duecento anni dalla morte di Napoleone non poteva mancare l’omaggio a Canova e alla sua Paolina Borghese scolpite nelle vesti di Venere vincitrice. «Canova ripropone in chiave contemporanea il mito di Venere, eterno, attualissimo. Figura di raccordo tra il cielo e la terra. Un simbolo positivo. Mi auguro possa accompagnarci in questo anno difficile e spero di svolta», conclude Cappelletti.

Per saperne di più:

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.