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Sorrentino e la “Grande Bellezza” di Roma ai tempi del lockdown

Quali sono le immagini che resteranno di questo periodo di lockdown? Sicuramente le città vuote. Roma, per esempio, protagonista dell’immagine simbolo: il Papa che in una Piazza San Pietro deserta prega per la fine della Pandemia. Oppure i monumenti solitamente pieni di visitatori, e in quel periodo incredibilmente vuoti. Una città vissuta come in una surreale apnea. Una Roma che si è riscoperta bella in ogni sua sfaccettatura, quasi fossero all’improvviso sparite le buche, la spazzatura. In questo clima di Grande Bellezza si inseriscono le fotografie scattate dal regista Paolo Sorrentino in occasione della direzione artistica di un numero speciale di Vanity Fair.

“Avevo una necessità, quasi una curiosità morbosa di fare foto in una Roma così incredibilmente vuota – ha spiegato il regista – anche quando ho girato La Grande Bellezza  la città era deserta ma era d’estate e il set era sempre di  notte, tra le 3 e le 5 del mattino, invece era di giorno che  volevo vederla, un’occasione unica poterla fotografare così  vuota sempre”,

Secondo rumors, non confermati, starebbe pensando  anche ad un film su Napoli, la sua citta’, e sul governatore  VIncenzo De Luca. Quanto alla direzione artistica del magazine di Condè Nast, dopo “migliaia di mail e molte telefonate” Sorrentino cita David Foster Wallace e il titolo di  un suo celebre libro: Una cosa divertente che non farò mai più”.

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