Polemiche nei giorni scorsi sulla riapertura dei teatri. Oggetto del contendere la mascherina che il Comitato Tecnico Scientifico ha chiesto di usare anche agli attori sul palcoscenico. Molto critico l’attore Massimo Popolizio sulle pagine de Il Corriere della Sera. “La riapertura dei teatri è il più grande bluff del mondo. Duecento posti in sala e le mascherine hanno un senso solo per le strutture e non per gli attori. Il risultato è che vedremo una miriade di monologhi da chi già li faceva, i Paolini, i Celestini…. La gente va in sala perché gli attori recitano. Questa riapertura non serve per gli artisti”.
Poi spiega. “O ti mettono nelle condizioni di lavorare oppure chiudi e ti pagano, come si è scelto di fare in Germania dove i teatri di prosa riaprono a dicembre. Il problema sembra essere riaprire, non cosa fai. E poi nessuno a oggi dice che cosa succede con i mancati ricavi: chi se ne fa carico, lo Stato? Questa riapertura serve a garantire gli stipendi di impiegati, amministrati, vigili del fuoco”.








