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Zeppilli (FIGC): «Per la ripartenza del calcio decisivi Gravina e il Protocollo»

Parola del capo dei medici della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Paolo Zeppilli dice la sua in una intervista sul Corriere dello Sport. IL suo soprannome è Giobbe.

“Significa osteggiato, che ‘sopporta le avversità con straordinaria pazienza. Quando il  presidente Gravina, alla fine di marzo, mi chiese, in qualità di  coordinatore della Commissione Medica Federale, di valutare la  possibilità di riprendere più avanti gli allenamenti collettivi,  mi resi subito conto che la prova era veramente difficile. Gli  altri sport si erano fermati e non tutti erano d’accordo sulla  ripresa del calcio professionistico. Ci voleva coraggio e tanta pazienza. Il resto lo hanno fatto le motivazioni, valide,  che ci diede il presidente e la sua vicinanza. Ho  avuto dei dubbi, ma solo per qualche ora, quando la A insisteva  per non fare il ritiro iniziale di 2 settimane propedeutico alla  ripresa degli allenamenti. La notte dopo quella decisione ho  riflettuto sul modello più ‘aperto’ ovvero con i calciatori che  tornavano a casa dopo ogni seduta. Sapevo che il rischio di  contagio in queste condizioni è maggiore, ma ho anche realizzato  che poteva essere una svolta e così è stato”.

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