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Veronica Pamio, Senior Vice President for External Relations, Sustainability and Destination Management di Aeroporti di Roma: “Abbiamo riunito tutti gli attori della filiera del trasporto areo per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità”

Veronica Pamio, Senior Vice President for External Relations, Sustainability and Destination Management di Aeroporti di Roma, è intervenuta agli Stati Generali della Ripartenza organizzati dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia il 29 e 30 novembre 2024 a Bologna.

Ecco le sue dichiarazioni prima di intervenire al panel centrato sul tema “Cambiamenti climatici, inquinamento atmosferico e disastri ambientali: sulla necessità di un mutamento di approccio“, moderato dal presidente dell’Ispra Stefano Laporta.

“Posso dire dal punto di vista degli Aeroporti e del trasporto aereo quello che stiamo facendo. L’Aeroporto di Roma si è dato nel tempo un programma di sostenibilità relativo alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, ma anche all’adattamento e quindi un programma che permetta anche di resistere e di essere resilienti rispetto al cambiamento climatico.

Quello che abbiamo fatto ancora di più è lanciare un progetto collettivo di tutto il trasporto aereo per lavorare con la Fondazione Pacta, una fondazione per la decarbonizzazione del trasporto aereo, mettendo assieme tutti gli attori di questa filiera per lavorare a una roadmap che ci porta agli obiettivi del 2050 e quindi al net zero dell’intero settore insieme alle istituzioni, anche perché è stato rimarcato oggi diverse volte durante questo importante convegno che settore pubblico e settore privato solo insieme possono lavorare per il bene del Paese e per un’effettiva ripartenza e valorizzazione del tessuto produttivo.

La sostenibilità nel trasporto aereo è fondamentale, è una delle cose su cui si è spinto di più e anche Aeroporti di Roma ha fatto la sua parte. Noi stiamo lavorando molto per la sostenibilità, è un’attività completamente integrata nelle operazioni e negli investimenti dell’azienda, abbiamo ad esempio lavorato molto per il riconoscimento di tutti i nostri progetti all’interno della tassonomia verde, che sono i nuovi criteri inseriti dall’Unione Europea per effettivamente verificare che tutto quanto si investe in un settore poi sia veramente compatibile con i principi europei.

Stiamo funzionando molto bene, lavoriamo appunto per il net zero, al risparmio dell’acqua potabile, per fare in modo che non ci sia spreco di questa risorsa preziosa che è l’acqua, stiamo per annunciare l’avvio di un fotovoltaico che sarà il più grande fotovoltaico in Europa, per lavorare sull’autoproduzione di energia e poi per immagazzinare l’energia in eccesso prodotta durante il giorno in un impianto di storage di energia che è veramente all’avanguardia ed è stato finanziato dall’innovation fund europeo.

Abbiamo integrato all’interno dello scalo un acceleratore di start-up e quindi abbiamo all’interno del nostro scalo la possibilità, e lo stiamo facendo, di accogliere start-up da tutto il mondo che lavorano sulla innovazione e digitalizzazione per testare direttamente nello scalo le nuove proposte tecnologiche che nascono a livello internazionale e l’intelligenza artificiale la adottiamo non solo verso i passeggeri, ad esempio con strumenti che gli permettano velocemente, come la nostra chatbot, di capire dove devono andare, quali possono essere i potenziali ritardi, il gate, quindi dargli la possibilità facilmente di avere informazioni, ma anche sulle operazioni aeroportuali, ad esempio per lavorare al massimo per rendere efficiente il sistema di gestione delle operazioni aeroportuali, quindi contiamo di poter essere sempre all’avanguardia anche su questo settore.

L’elemento dell’unità e della coesione per noi è essenziale, lo sapevamo, era già dentro il DNA dell’azienda, durante il Covid lo è stato ancora di più. Ci siamo messi a disposizione del sistema paese, non solamente per chiedere, ma anche per dare tutto quello che abbiamo potuto, l’abbiamo fatto attraverso un centro vaccinale e tutto quello che è stato possibile fare lo è stato fatto durante quel periodo.

Lo stiamo facendo oggi mettendoci a disposizione del paese nel momento di grande ripresa del turismo, perché rendiamo il nostro scalo la vera porta d’accesso anche per esporre la bellezza italiana e quindi per dare rilievo a tutte le opere d’arte, sia classiche che contemporanee, e quindi dare un buon benvenuto a chi arriva nel paese. Contiamo di farlo anche in ottica di sviluppo futuro del paese, come grande hub internazionale che, ricordo, è stato il miglior hub in Europa per gli ultimi sette anni per la qualità”.

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