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Stefano Laporta, presidente ISPRA: “Risorse, prevenzione, nuovo modello culturale: sui cambiamenti climatici è ora di agire”

Stefano Laporta, Presidente dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, è intervenuto agli Stati Generali della Ripartenza organizzati dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia il 29 e 30 novembre 2024 a Bologna.

Ecco le sue dichiarazioni prima di moderare il panel centrato sul tema “Cambiamenti climatici, inquinamento atmosferico e disastri ambientali: sulla necessità di un mutamento di approccio“.

“Siamo ad un punto in cui siamo costretti ad affrontare il tema dei cambiamenti climatici, ad affrontarlo in maniera tempestiva e anche urgente, perché ormai gli effetti e gli impatti dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti. Ricordo solo le oltre 200 vittime poche settimane fa a Valencia, ricordo solo i danni dal dissesto idrogeologico, che in questi anni – recentemente è apparsa una stima – dal 1944 al 2023 hanno superato i 360 miliardi di euro, ovviamente valutati con la moneta corrente.

Quindi siamo ad un punto in cui dobbiamo intervenire, dobbiamo occuparci degli impatti, dobbiamo lavorare sulla prevenzione, sull’adattamento e sulla mitigazione e su questo il governo italiano ha recentemente predisposto il piano nazionale sull’adattamento climatico e dobbiamo fare di tutto, come si dice, per metterlo a terra. Questo implica risorse, implica la capacità comunque di lavorare sulla prevenzione, implica anche una trasformazione del modello culturale.

Come ISPRA continuiamo a studiare questo fenomeno perché evidentemente ci troviamo di fronte a una realtà a cui non eravamo abituati, quindi stiamo continuando anche insieme alle altre istituzioni e enti di ricerca, insieme alle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, a studiare, a monitorare, a controllare anche attraverso tecnologie sempre più moderne, sempre più sofisticate che rendono ovviamente disponibili nuovi strumenti che ci consentono studi, raccolta di dati e anche l’aggregazione di questi dati in maniera il più completa ed esaustiva possibile.

Aggiorniamo periodicamente i nostri documenti e i nostri rapporti, stiamo sfruttando anche le nuove applicazioni, stiamo sperimentando, altro aspetto che vorrei sottolineare, anche le nuove possibilità che ci derivano dalle applicazioni di intelligenza artificiale, stiamo anche lavorando per delle applicazioni scaricabili sulle app e quindi immediatamente consultabili da tutti i cittadini che consentano appunto di avere immediatamente in tempo reale dati delle situazioni e indicatori che consentano appunto ai cittadini di essere tempestivamente e costantemente informati su questi fenomeni.

Si tratta di temi trasversali che incidono sulla vita di tutti i nostri cittadini, quindi direi che non abbiamo altre alternative, dobbiamo accettare che c’è un cambiamento climatico in atto, dobbiamo cercare di prevenirne e in qualche modo gestirne gli effetti, ma per fare questo non possiamo che farlo attraverso uno spirito di unità e di ripartenza”.

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