Decontribuzione per l’assunzione delle donne con almeno tre figli minorenni, priorità ai genitori nella trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, orizzontale o verticale, rafforzamento dei congedi parentali e di malattia, possibilità di contratti di sostituzione maternità più lunghi. Sono alcune delle misure in sostegno alle famiglie numerose previste dalla manovra, come si legge nella bozza in circolazione.
“Ai datori di lavoro privati che, a decorrere dal 1° gennaio 2026 assumono donne, madri di almeno 3 figli di età minore di diciotto anni, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, è riconosciuto, nei termini di cui al comma 2, l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, nella misura del 100 per cento, nel limite massimo di importo di 8.000 euro annui”, si legge, e
“Qualora l’assunzione sia effettuata con contratto di lavoro a tempo determinato, anche in somministrazione, l’esonero di cui al comma 1 spetta per dodici mesi dalla data dell’assunzione.”
“A fine di favorire la conciliazione tra attività lavorativa e vita privata, alla lavoratrice o al lavoratore, con almeno tre figli conviventi, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo o senza limiti di età nel caso di figli disabili, è riconosciuta la priorità nella trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, orizzontale o verticale.”
Viene infine elevato da 12 a 14 anni di età del figlio il limite per accedere a congedi parentali e per malattia per i figli minori, inoltre ciascun genitore, alternativamente, ha diritto di astenersi dal lavoro, nel limite di dieci giorni lavorativi all’anno, per le malattie di ogni figlio di età compresa fra i tre e i 14 anni.
Infine, per “favorire la conciliazione vita-lavoro e garantire la parità di genere sul lavoro, il contratto di sostituzione per malattia può prolungarsi per un ulteriore periodo di affiancamento della lavoratrice sostituita, di durata, comunque, non superiore al primo anno di età del bambino.”