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Lucia Borgonzoni (sottosegretaria alla Cultura): «Luoghi della cultura sicuri, torniamo tutti al cinema e a teatro»

Lucia Borgonzoni, sottosegretaria al Ministero della Cultura, è intervenuta nell’ambito della tre giorni di incontri organizzati dal Giffoni Film Festival con le realtà più rappresentative tra i festival e le rassegne cinematografiche nazionali, per avviare una nuova e solida collaborazione.

«Mi sono sempre detta contraria alla chiusura dei luoghi della cultura perché, a mio avviso, sono sempre stati luoghi sicuri. Ora, al riguardo, dovremo avviare una narrazione contraria perché è giusto che la gente torni al cinema o in teatro. Dobbiamo dirlo: la magia della sala non è ripetibile altrove».

Le chiusure dei luoghi di cultura

«Sono convinta che bisognerà aumentare la capienza possibile attraverso appositi protocolli che coinvolgano le Regioni e gli altri livelli istituzionali. È quanto accaduto con l’Arena di Verona. È quanto stiamo facendo in Toscana. Per la Campania mi rendo disponibile a seguire questa procedura perché si possa anche qui arrivare ad un aumento della capienza. La sicurezza nei luoghi della cultura non è in discussione. Il mio appello, anzi, è a tornare in sala per riprendere a vivere la magia del cinema, del teatro, della cultura».

Art bonus anche per i festival

«È importantissimo che proprio da Giffoni i festival cinematografici italiani si incontrino per conoscersi e discutere. Sto lavorando perché i festival possano rientrare nell’ambito dell’Art bonus in maniera tale da poter attrarre investimenti che sono fondamentali per la loro crescita. Bisognerà, inoltre, essere in grado di intercettare risorse anche nell’ambito del Pnrr che ha un canale di finanziamento per i borghi che può essere utilizzato anche per i festival che trovano in un borgo o in una realtà rurale la propria location».

Fino al 13 giugno la Multimedia Valley di Giffoni sarà il luogo di incontro di circa 200 partecipanti a nome di oltre 100 festival e rassegne cinematografiche italiane che rappresentano diverse realtà da tutte le regioni d’Italia, al fine di costruire un pensiero e una riflessione corale sugli indirizzi di politica culturale da assumere nel post Covid-19. «Per Giffoni ci sarò sempre perché qui i giovani sono il centro di tutto, perché qui i ragazzi trovano quell’ascolto che non sempre viene loro garantito», ha concluso.

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