La violinista bresciana Elisa Citterio, da quasi un lustro in Canada alla guida di Tafelmusik, orchestra di Toronto tra le migliori al mondo nel campo dell’Early Music (ma non solo), guarda al passato ma è una musicista del futuro, nel senso indicato dallo storico Rosario Assunto: «L’antichità è insieme il Paradiso Perduto della nostalgia e la Terra Promessa del rimpatrio». In lei la musica antica germoglia, s’impenna, rivive.
Insomma: ieri, oggi e domani. A dicembre debutta a New York dirigendo l’orchestra barocca della Juilliard School a gennaio registra un nuovo cd con I Talenti Vulcanici di Stefano Demicheli e presenta un nuovo Concerto per violino del Settecento napoletano a marzo è sulla West Coast statunitense, per la prima volta con la Seattle Symphony Orchestra in giugno tiene a Cremona una masterclass per la rinata Accademia Stauffer.








