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Gianni Trovati, giornalista Il Sole 24 Ore: “Dal confronto costruttivo può nascere un futuro diverso per l’Italia”

Gianni Trovati, giornalista de Il Sole 24 ore, ha partecipato agli Stati Generali della Ripartenza 2025 “Insieme per far crescere l’Italia”, organizzati a Bologna dal 27 al 29 novembre 2025 dall’Osservatorio economico e sociale “Riparte l’Italia”.

In qualità di giornalista ha moderato molti panel di approfondimento nella giornata del 28 novembre.

Ecco l’intervista rilasciata prima di partecipare all’evento.

Stati generali della ripartenza, un momento di dialogo e di confronto tra istituzioni, mondo delle imprese, società civile. Quanto è importante oggi il dialogo per la crescita dell’Italia?

È importante perché abbiamo visto fuori da qua che la tecnica, diciamo, del colpo su colpo e dell’arte di chi è più bravo a insultare quell’altro nel modo, diciamo, più vivace non porta molto lontano. La particolarità di questo luogo e di questo appuntamento è quello di aprire un po’ le porte della mente a un confronto in cui ognuno porta la propria ottica in modo costruttivo e, infatti, alla fine si costruiscono, diciamo, disegni, ragionamenti e proposte di soluzioni che, se portate nel Paese, diciamo, avrebbero molta strada da percorrere.

Noi siamo un Paese fermo, lo dicono i numeri del PIL, veniamo da lunghi anni incattiviti nei quali ognuno di noi ha esercitato il massimo della propria energia nel sospettare dell’altro. Qui ci siamo riempiti di adempimenti, carte, burocrazia, spesso inutile, spesso formale, che non ha portato a lungo. Qui si incontrano persone competenti e aperte, il dialogo è sempre molto costruttivo, si dicono e si ascoltano ragionamenti originali che fanno bene anche fuori.

Ma c’è anche un filo comune che è quello della speranza, cioè c’è un futuro dell’Italia in cui molti credono.

Sì, che però dobbiamo costruire mettendo mano ai tanti difetti, ai tanti vizi strutturali di questo Paese, che si chiamano burocrazia difensiva, che si chiamano tempi lunghi, che si chiamano sprechi, eccetera, eccetera. Bisogna mettere insieme le persone più competenti e i cervelli migliori e fare in modo che il lavoro comune vada avanti nel modo più costruttivo possibile.

Il moltiplicarsi di eventi e di confronti come questo può essere, diciamo così, una linfa a questa evoluzione.

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