Gabriele Fava, Presidente INPS, ha partecipato agli Stati Generali della Ripartenza 2025 “Insieme per far crescere l’Italia”, organizzati a Bologna dal 27 al 29 novembre 2025 dall’Osservatorio economico e sociale “Riparte l’Italia”.
Il suo intervento si è tenuto nel panel “Calo demografico e soluzioni alla denatalità“, moderato dal giornalista Luca Telese.
Ecco l’intervista rilasciata prima di partecipare all’evento:
La buona notizia consiste in questo, partendo da una premessa innanzitutto: c’è un Paese che fa meno figli, rallenta e quindi questo cosa vuol dire? Meno lavoratori, meno crescita, più fragilità. Ed è un dato, non è un’opinione. Ma non per questo i nostri ragazzi non avranno una pensione: ce l’avranno, nei limiti in cui comunque contribuiranno a costruirla e noi ci siamo.
Ecco perché tutto ruoterà intorno a tre elementi: innanzitutto la partecipazione al lavoro dei nostri ragazzi; loro devono partecipare al lavoro e noi li aiuteremo in tal senso alla loro crescita. Due, una continuità contributiva fondamentale per arrivare ad avere una pensione dignitosa. E tre, altro elemento non certamente indicato per ultimo ma tra i più importanti, uno Stato che sappia aiutare e supportare i nostri giovani nell’inserimento stabile nel mondo reale: mondo del lavoro, mondo sociale, famiglia, futuro. Ecco, questi tre elementi ci saranno e il sistema terrà.
Il sistema previdenziale regge?
Il sistema previdenziale regge, è sostenibile. Un dato per tutti: i numeri sono oggettivi e non sbagliano. Abbiamo chiuso il bilancio 2024 con un saldo positivo di 15 miliardi, ma il dato significativo, quello che secondo me è veramente indicativo, è la crescita contributiva del 5,5%. Quindi questo vuol dire che la strategia che stiamo portando avanti, di concerto con le politiche legislative del legislatore, sta dando i suoi frutti.
È il terzo anno degli Stati Generali della Ripartenza. Lei è stato presente tutti e tre gli anni. Quanto questo modello è fondamentale per il futuro dell’Italia?
Grazie per la domanda, perché è molto opportuna. Oltre al piacere di essere ospite per la terza volta – spero anche per le prossime – il dialogo con le imprese è fondamentale. Perché? Perché se vogliamo arrivare alla sostenibilità, dobbiamo puntare sui giovani, come ho detto. Ma i giovani quando diventano contribuenti? Quando le imprese assumono.
Ecco che quindi oggi, almeno con il mio mandato, nasce una nuova alleanza con le imprese in maniera circolare: giovani, imprese, istituzioni e comunità. È una nuova alleanza più matura, più rispettosa, in base alla quale noi istituzioni ci siamo, nei limiti in cui le imprese assumeranno, miglioreranno gli stipendi dei loro nuovi dipendenti – o dei dipendenti attuali – compatibilmente con la produttività. Ecco, questo patto nuovo è un altro passo verso la sostenibilità e verso la crescita dell’Italia.
Per rivedere il contributo integrale del Presidente Fava all’interno del panel di riferimento ecco il collegamento








